Due colossi del mondo delle quattro ruote come BMW e Toyota hanno ufficializzato l’accordo per il motore del futuro. Ecco i dettagli.
Il mercato dell’auto sta virando verso la direzione del green, ma per il momento, le risposte non sono state positive da parte dei clienti. Infatti, le auto elettriche non vendono e stanno portando i vari brand a fare dei passi indietro, nella consapevolezza che la tanto auspicata parità di prezzi con le termiche, sia in termini di produzione che di costi di acquisto, forse non arriverà mai.
La riduzione delle emissioni resta comunque uno dei punti focali, sui quali i costruttori stanno investendo miliardi di euro, ed è per questo che va tenuta d’occhio la nuova partnership che è stata ufficializzata nelle ultime settimane. BMW e Toyota si sono unite per lavorare assieme sull’idrogeno, una tecnologia nella quale entrambe credono molto. La casa giapponese produce la Mirai, l’auto ad idrogeno più venduta in assoluto, ed anche il brand di Monaco di Baviera sta spingendo forte su quest’alternativa. Andiamo a scoprire i dettagli dell’accordo e quali sono gli obiettivi futuri.
BMW, ufficiale l’accordo con Toyota per l’accordo
Se l’elettrico fatica a contrastare i motori termici e quelli ibridi, l’idrogeno è ancora molto più indietro, a causa di costi molto elevati ed anche di un sistema di infrastrutture per niente sviluppato. Pensate che in Italia c’è solamente una stazione che permetterebbe alle auto ad idrogeno di fare rifornimento, e si trova a Bolzano. Nonostante questo, Toyota e BMW credono nell’auto ad idrogeno, ed hanno firmato un accordo per lo sviluppo congiunto delle celle a combustibile, adeguate alle ultime tecnologie.
La prima BMW ad idrogeno è prevista per il 2028, ma l’obiettivo è quello di realizzare una vera e propria gamma di vetture con tale alimentazione. Dunque, oltre che auto termiche, ibride ed elettriche, ci saranno anche le FCEV, ovvero le Fuel Cell Electric Vehicle, un progetto davvero interessante. L’unione tra i due colossi è chiaramente molto utile anche e soprattutto in un’ottica di risparmio dei costi sulle ricerche e gli investimenti da sostenere.
Un altro target da raggiungere per BMW e Toyota sarà l’ampiamento delle infrastrutture, andando a realizzare nuovi impianti dove poter effettuare il rifornimento. Al momento, la Toyota è chiaramente in vantaggio sull’idrogeno e la BMW potrà approfittare di questo aspetto, sfruttando le conoscenze della casa del Sol Levante. Il futuro è già arrivato e l’idrogeno può essere una soluzione.