Oggi vi parleremo di una Lamborghini che potreste aver dimenticato, e che ha fatto sognare generazioni di fan. Ecco i dettagli.
La gamma della Lamborghini ha sempre offerto capolavori stilistici e potenze esagerate, come confermato anche da quella attuale, che sta permettendo un netto incremento delle vendite. Il primo semestre del 2024 si è chiuso con 5.500 immatricolazioni, un record per la casa del Toro, che ha tutte le carte in regole per far registrare il record di vendite entro la fine dell’anno.
Nella giornata di oggi però, non vogliamo parlarvi di auto recenti come le nuovissime Revuelto, Urus SE o Temerario, ma vi porteremo indietro nel tempo, per farvi scoprire una supercar disegnata dal vento. Stiamo facendo riferimento alla Lamborghini Silhouette, prodotta tra il 1976 ed il 1979, in appena 53 esemplari. Ad essi vanno aggiunti anche due prototipi, che non vennero mai venduti. Scopriamo ogni segreto di una delle auto più belle mai prodotte a Sant’Agata Bolognese.
Partiamo dal ricordare che la Lamborghini Silhouette era un’evoluzione, sotto il profilo stilistico, della Urraco, che venne disegnata da Marcello Gandini per la Bertone nel 1970. Tuttavia, c’era un’importante differenza tra le due auto, dal momento che la Silhouette non fu proposta come coupé, ma come targa. Nello specifico, fu la prima vettura targa della storia della casa del Toro, e venne presentata al Salone di Ginevra del del 1976. Inoltre, fu anche la prima auto scoperta di serie del brand emiliano, ed alla fine della sua avventura, fu sostituita, nel 1982, da un’altra evoluzione, nota come Jaipa.
Va detto che la Silhouette non nacque in un contesto facile, dal momento che la Lambo fu pienamente investita dalla crisi che affliggeva il segmento delle vetture sportive negli anni Settanta, a seguito della crisi petrolifera. La Urraco non fu un successo ed economicamente era costata troppo come progetto, per cui, non c’era il potenziale per realizzare un progetto del tutto nuovo. La Silhouette nacque dunque sfruttando la Urraco come base di partenza, e fu un restyling di quest’ultima.
Vennero eliminati i sedili posteriori, in modo da renderla una targa a tutti gli effetti, con il telaio che fu irrigidito per compensare l’assenza del tetto. Venne adottato un nuovo spoiler anteriore, abbinato ad un paraurti nero in resina. Debuttarono anche dei nuovi passaruota con pneumatici ribassati e cerchi in lega. La Lamborghini Silhouette era spinta da un motore V8 a 90° da 2.996 cc di cilindrata e con ben 260 cavalli di potenza massima, raggiunti a 7.600 giri al minuto. Il successo fu notevole.
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