I richiami colpiscono anche le moto, e stavolta è il colosso Harley-Davidson ad andarci di mezzo. Ecco la causa dei problemi.
Le auto e le moto moderne non sembrano garantire quegli standard di qualità ai quali si era abituati in passato, e sempre più spesso, sono soggette a richiami di massa per via di problemi legati a difetti di fabbrica. Nella giornata di oggi, vi parleremo del maxi-richiamo che ha colpito l’Harley-Davidson, probabilmente il brand motociclistico più amato e famoso al mondo, produttore di gioielli che hanno fatto la storia del settore, grazie al loro stile inconfondibile.
La casa di Milwaukee dovrà affrontare una tegola inaspettata, che riguarda la bellezza di 41.637 motociclette, un numero non certo indifferente. In questi casi, si cerca di intervenire il prima possibile, per evitare che il problema che è stato individuato non provochi incidenti gravi. Un brand famoso ed apprezzato come l’Harley-Davidson, di certo, non può permettersi di sottovalutare questi episodi.
L’Harley-Davidson ha scelto di emettere un richiamo volontario per oltre 40.000 moto, che appartengono principalmente alla famiglia Glide. Il problema riguarda il percorso di un cablaggio, che potrebbe sfregare contro la parte anteriore del carter, con un rischio elevato di usura progressiva dell’isolamento dei cavi. In quel modo, i fili potrebbero essere esposti, potendo provocare anche dei cortocircuiti a terra. Tutto ciò causa una reazione a catena, sino a poter causare anche una perdita di potenza e persino incidenti e perdite di controllo improvvise. Dunque, non si tratta di un problemino da poco, ed è per questo che i tecnici vogliono vederci più chiaro.
Secondo quello che è stato riportato da vari siti web statunitensi, è stata l’Harley-Davidson stessa a presentare, di propria spontanea volontà, i documenti contenenti il rapporto in cui si spiegano i motivi di questa brusca decisione. Tali documenti sono stati consegnati alle autorità competenti lo scorso 11 di settembre. Ad essere coinvolte nel richiamo sono le Street Glide prodotte dal 27 di ottobre del 2023 al 9 di luglio del 2024, ma anche le CVO Street Glide prodotte da novembre a luglio.
Di mezzo troviamo anche modelli come le Road Glide, le CVO Road Glide e le CVO Road Glide ST. Per risolvere il problema, si è deciso di installare una seconda cinghia di ritenzione se i fili non mostrano danni, mentre se essi appaiono già provati, si procederà ad una loro estensione. L’intervento sarà totalmente gratuito per i clienti coinvolti.
La Ferrari non ha vissuto dei test invernali particolarmente felici, ed anche i massimi esperti…
La Dacia sta aprendo all'elettrico, e presto arriverà sul mercato un nuovo modello ad emissioni…
Vi sono vetture storiche che hanno fatto sognare intere generazioni. Oggi vi parleremo di un…
Le auto a metano sono sempre più diffuse grazie alla loro sostenibilità e al risparmio…
La storia app di navigazione Waze mette a disposizione degli automobilisti una nuova funzione, da…
Essere testimone di un incidente stradale è un’esperienza che può suscitare una serie di emozioni…