Il gruppo Stellantis scommette sulle auto elettriche ed è pronta per introdurre un nuovo tipo di cambio. Ecco come funzionerà.
Le difficoltà sono ormai una parte integrante dei colossi impegnati nel mercato dell’auto, ed il gruppo Stellantis è uno di quelli che sta attraversando un periodo molto critico. Vendite ed utili sono crollate nella prima parte del 2024, ed i guai riguardano in particolar modo il nostro paese. Poche ore fa, la holding multinazionale olandese ha comunicato ai sindacati che lo stop alla produzione dello stabilimento di Mirafiori, dove nasce la FIAT 500 elettrica, proseguirà sino al primo di novembre.
Inizialmente, lo stop sarebbe dovuto terminare l’11 di ottobre, ma la poca richiesta di quella che è comunque la citycar ad emissioni zero più venduta in Europa ha costretto Stellantis al piano di riserva. Nonostante le difficoltà nella vendita di auto elettriche, la controllata di John Elkann continua ad investire pesantemente su di esse, ed ha appena brevettato un cambio rivoluzionario, che mai si era visto in passato. Scopriamo di cosa si tratta con precisione.
Secondo quanto riportato dal sito web “Automoto.it“, Stellantis avrebbe brevettato un cambio a tre marce per le sue auto elettriche e per le ibride. Già nel febbraio scorso ne era stato brevettato uno a due rapporti per i SUV ad emissioni zero, ed ora è stato fatto un ulteriore step. Come sappiamo, la quasi totalità delle BEV di oggi è dotata di una trasmissione ad una singola velocità, offrendo delle buone performance sotto il profilo della coppia del motore.
Tuttavia, il loro problema è il mantenimento di prestazioni di alto livello sui lunghi periodi, ed è proprio per risolvere questo problema che Stellantis vuole puntare sui tre rapporti. Sul fronte della coppia ci sarà un miglior controllo, per poi sprigionare performance migliori soprattutto in autostrada, o ovunque si viaggia ad alte velocità. Secondo il documento che è stato presentato, verranno utilizzati dei componenti piuttosto avanzati dal punto di vista tecnico.
Il primo gruppo planetario sarà collegato al motore, con una frizione che permetterà di collegare o scollegare il motore dalla trasmissione. Il secondo gruppo planetario trasmetterà la potenza alla prima parte dell’asse motore, mentre il terzo gruppo planetario andrà a gestire la distribuzione della spinta al secondo asse. In questo modo, grazie ad un differenziale bloccabile, verrà gestita la distribuzione della potenza proprio al secondo asse.
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