Gli Ecobonus Retrofit per la conversione auto a metano non sono decollati. Ecco cosa sta accadendo nel mercato delle vetture a GPL.
Si parla tantissimo degli ecobonus per l’acquisto delle auto elettriche, ma vi sono incentivi anche per i motori tradizionali. Il nuovo schema degli incentivi auto 2024, partito lo scorso giugno, ha inserito anche gli Ecobonus Retrofit, per gli impianti di alimentazione a GPL o metano sulle autovetture benzina o diesel fino a Euro 4.
Lo scorso 1° luglio sono iniziate le prenotazioni e sono stati utilizzati 2,632 milioni di euro su 4 milioni disponibili per la conversione in GPL, e poco meno di 20 mila euro dei 6 milioni stanziati per la conversione in metano. Numeri schiaccianti che rendono l’idea di quanto sia preferita la tecnologia a GPL rispetto a quella a metano per performance ma anche spesa dal distributore. Data la situazione il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un decreto di spostare una parte dei fondi sul GPL.
Per risparmiare non c’è altra scelta che comprare o convertire la propria auto in GPL. Erano state pervenute appena 16 richieste per il metano per installare un impianto di alimentazione, pari a 12.800 euro di incentivi prenotati. Il ministro ha deciso di destinare al metano solo il 30% dello stanziamento complessivo. I 10 milioni di euro (6 milioni per l’installazione di un impianto a metano e 4 milioni per l’installazione di un impianto GPL) sono stati suddivisi poi nel seguente schema: 3 milioni per l’installazione di un impianto a metano e 7 milioni per l’installazione di un impianto GPL.
Sembrano ancora troppi i fondi stanziati per il metano. Ad oggi sono ancora disponibili 2,982 milioni per l’installazione di un impianto a metano e 4,323 milioni per l’installazione di un impianto GPL. Per la prenotazione dei contributi vi consigliamo di andare sul sito web dove è spiegato che “gli installatori dovevano confermare l’operazione, comunicando, tra l’altro, il numero di targa del veicolo trasformato, nonché il codice fiscale dell’impresa costruttrice o importatrice dell’impianto di alimentazione a gas di petrolio liquefatto o gas naturale compresso”.
I collaudi devono essere svolti dai diversi uffici provinciali della Motorizzazione civile. E’ stato annunciato che tutte le conferme di avvenuta installazione di impianti nuovi a GPL o a metano resteranno attive e non saranno cancellate d’ufficio, fatta salva la corretta e opportuna documentazione presentata dagli installatori. I contributi e le procedure, invece, sono le stesse di prima.
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