La Ferrari ha gettato al vento un’ottima occasione in quel di Singapore, a seguito dei soliti errori del team, nonostante un’auto performante.
Quando dalla Ferrari ci si aspetta il salto decisivo, quello che per davvero può far svoltare una stagione, arriva la cocente delusione. Questo è un ciclo che si ripete, con rarissime eccezioni, dal 2009 a questa parte, e che anche nel 2024 si sta riproponendo. La Rossa ha fatto degli enormi passi in avanti con il pacchetto evolutivo portato a Monza, come confermato dal successo di Charles Leclerc al GP d’Italia e dalla pole position e dal secondo posto di Baku.
In terra azera, la SF-24 era la monoposto migliore, e solo una pessima gestione della sosta ed una scarsa protezione di Leclerc dalla McLaren di Oscar Piastri hanno regalato il successo all’australiano. In ogni caso, per la Ferrari il momento era ottimo, e quella di Singapore era la pista giusta per provare a prolungare il periodo positivo. Ed invece, al sabato è arrivata la doccia fredda, con una quinta fila che ha distrutto i sogni dei tifosi, a causa di errori che potevano essere evitati.
Carlos Sainz ha distrutto la monoposto in Q3 nel giro di lancio, un errore inaccettabile a certi livelli. Checché ne dicano in casa Ferrari, il problema con la termocoperta c’è probabilmente stato sulla monoposto di Leclerc, compromettendo, di fatto, ogni velleità per il monegasco di lottare per la pole position. E partendo nono e decimo, su una pista come quella di Marina Bay, di meglio non si poteva fare.
Dopo la gara di Monza, la Ferrari era a -39 dalla Red Bull nel mondiale costruttori ed a -31 dalla McLaren, una situazione di classifica che aveva riacceso le speranze dei tifosi. Già con il ritiro di Carlos Sainz a Baku e la vittoria di Oscar Piastri la situazione si era complicata, ma prima di Singapore c’era ancora la possibilità di sognare in grande, che ora, invece, è probabilmente svanita del tutto.
Vero è che al termine del campionato mancano ancora sei gare e tre Sprint Race, ma con una McLaren di questo livello, recuperare i 75 punti di distacco dal team di Woking sembra un’impresa impossibile. Le ultime speranze sono legate agli aggiornamenti che arriveranno ad Austin, dove si correrà tra tre settimane.
Se la Ferrari non dovesse riuscire a vincere il titolo costruttori, firmerebbe il nuovo record negativo di 16 stagioni consecutive senza riuscire a vincerlo. Il precedente primato risale al periodo compreso tra il 1984 ed il 1998, quando furono 15 gli anni trascorsi senza titoli. In sostanza, il meglio che si può fare, vincendo quest’anno, è eguagliare quel lasso di tempo, ma è molto probabile che il digiuno si prolunghi almeno di un’altra stagione.
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