La FIAT è vittima di una nuova campagna di richiamo, che coinvolge migliaia di modelli. Ecco tutti i dettagli sulla procedura.
Il tema dei richiami è ormai d’attualità nel settore automotive, e questa volta, a farne le spese è il marchio FIAT. La casa di Torino sta vivendo una fase di transizione verso un futuro incentrato su SUV ed elettrificazione, che andranno di pari passo con una rivoluzione sul fronte del design. La Grande Panda svelata a luglio ha avviato questo grande cambiamento, distinguendosi per delle linee di rottura con i modelli precedenti.
L’obiettivo, tramite quest’auto e le altre che ne deriveranno, come la Multipla e la Fastback attese per il prossimo biennio, è quello di ottenere successo non solo in Italia, ma anche sui mercati europei e globali. Prima però, ci sarà da affrontare un allarme richiami che ha colpito la FIAT ed altri marchi, come troppo spesso succede sul mercato odierno. Scopriamo quali sono i mezzi incriminati.
Il mercato statunitense è uno dei più importanti per i costruttori, ed è qui che occorre fornire la massima qualità costruttiva vista la grande attenzione delle autorità locali. Il gruppo Stellantis ha avviato negli USA una campagna di richiamo che riguarda ben 15.835 auto del marchio FIAT, a seguito del rapporto che era stato reso noto lo scorso 18 di settembre dalla NHTSA, ovvero la National Highway Traffic Safety Administration, l’ente statunitense che si occupa della sicurezza stradale, che aveva segnalato un problema su migliaia di vetture.
Secondo quanto riportato nel rapporto, il problema riguarda un errore nel software di bordo, che potrebbe provocare un’apertura troppo violenta degli airbag in caso di collisione. Si tratta di un guasto che tiene banco in casa Stellantis, a seguito dello stop arrivato per oltre mezzo milione di veicoli tra Citroen C3 e DS3 dotati dell’airbag Takata, che ancora oggi, provoca vari disagi in Europa. Quanto sta accadendo negli USA non sembra essere collegato a questo caso, ma è comunque un problema da risolvere in fretta.
In base a quanto riferito, la gran parte dei modelli colpiti sarebbero delle FIAT 124 Spider, prodotte tra il 2017 ed il 2020. I proprietari delle auto protagoniste della campagna di richiamo saranno ora contattati dalla stessa casa di Torino, e dovranno recarsi in officina per un aggiornamento del software che risolverà il problema. Presto la procedurà prenderà il via.
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