Poche donne al mondo possono vantare il patrimonio automobilistico di questa signora. Il suo parco auto è stupefacente.
Immaginate se vostra nonna possedesse supercar da favola a vostra insaputa in una tenuta di campagna. Rimarreste scioccati dall’apprendere l’animo corsaiolo di una signora con qualche ruga sul viso, ma con un passato ricco di sorprese. Con un post virale, un ragazzo americano ha raccontato una storia senza precedenti.
Quando è morto suo nonno, un giovane americano ha scoperto che, oltre ad essere proprietario e gestore di un’attività di noleggio di supercar, aveva anche una passione segreta. L’anziano, infatti, era riuscito a mettersi da parte una Lamborghini Countach e una Ferrari 308. I due gioielli italiani finirono in un garage perché il nonno, dopo la chiusura dell’attività, non poteva più permettersi gli elevati costi assicurativi. Le vetture sono state ritrovate ricoperte di polvere e con evidenti segni di usura, ma hanno lasciato a bocca aperta il giovane.
La Countach aveva il medesimo motore da 3.929 cm³ della Miura. La supercar emiliana rappresentò un nuovo step nell’evoluzione stilistica del marchio, allontanandosi concettualmente dalle curve della sua progenitrice per promuovere la rivoluzione degli spigoli. LP stava per la posizione del motore, longitudinale posteriore, mentre 400 indicava la cilindrata. La Countach LP400 copriva lo 0 a 100 in 5,4 secondi. La Countach fu prodotta fino al 1990, facendo sognare milioni di appassionati. L’esemplare ritrovato per la felicità del ragazzo era del 1981.
La Ferrari 308 ha rappresentato un modello di assoluto successo per il Cavallino. Venne proposto in diverse varianti, tra cui la GTS, la GTB e la Quattrovalvole. Sotto al cofano vantava un V8 a 90° posto in posizione centrale, in grado di garantire performance mostruose. Il ragazzo si è trovato una fortuna di oltre mezzo milione di euro, ereditata dalla nonna che, certamente, avrà saputo dei gioielli in garage da anni.
Dopo il ritrovamento un utente ha commentato il post del giovane: “Dovrebbe esserci un Servizio di Protezione dell’Infanzia per le auto. Adotterei quel gioiello e metterei sangue, sudore e lacrime per ridargli una nuova vita“. La risposta è stata puntuale: “Sono completamente d’accordo, questo tipo di abuso automobilistico mi fa male all’anima. Ma è anche incredibile e raro vedere qualcosa di così bello (e prezioso) in queste condizioni. Se fosse per me la farei ripartire e sistemerei l’interno, ma manterrei l’esterno il più vicino possibile a com’è. Ha carattere e racconta la storia dell’auto, che la distingue da qualsiasi altra Countach. Onestamente, posso apprezzare più questo di una verniciatura perfetta“.
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