Il gruppo Stellantis non vive un bel periodo, ed uno dei temi più infuocati riguarda il caso airbag su Citroen e DS. Parla Carlos Tavares.
Il 2024 è l’anno più duro in assoluto per il gruppo Stellantis, che versa in uno stato di crisi senza precedenti. Le vendite sono crollate ed anche gli utili hanno subito lo stesso destino, con il bilancio relativo al primo semestre che è stato a dir poco negativo. La holding multinazionale olandese continua a ridurre la produzione, e l’Italia è uno dei paesi dove, al giorno d’oggi, si sta investendo meno in assoluto.
Oltre ai problemi finanziari, ce ne sono degli altri di natura relativa alla sicurezza, che hanno fatto discutere e non poco in questi mesi. Stellantis deve risolvere il nodo airbag Takata, che hanno portato allo stop alla circolazione di oltre mezzo milione di auto tra Citroen C3 e DS3, con il rischio di ferite gravi o di morte in caso di incidenti. I proprietari dei modelli incriminati, prodotti tra il 2009 ed il 2019, sono stati invitati a non mettersi al volante di questi modelli per nessuna ragione al mondo.
Stellantis, il parere di Carlos Tavare sugli airbag Takata
Il problema legato agli airbag attanaglia Stellantis ed i suoi marchi da mesi, e solamente una piccola parte di clientela è riuscita ad entrare in possesso dell’auto sostitutiva. L’obiettivo del CEO Carlos Tavares è quello di sistemare l’80% di questi veicoli entro Natale, il che significa che i prossimi 90 giorni saranno molto impegnativi per Citroen e DS, i brand colpiti da questo disastro.
Pensate che solo in Francia sono state richiamate 258 mila vetture, in sostanza, quasi la metà di tutte quelle coinvolte nella questione. Secondo quanto emerso in questi mesi, pare che a Catanzaro ci sia stato un decesso causato proprio da questo problema, che potrebbe aver provocato la morte del proprietario di una Citroen C3. Sulla problematica è intervenuto proprio Tavares, che ha parlato ai francesi di “RTL“.
Ecco le sue parole: “Vorrei cogliere l’occasione per scusarmi con i nostri clienti dei marchi Citroen e DS. Abbiamo messo in campo grandi risorse in Europa, con 60.000 auto di cortesia e ben 25.000 solo in Francia. Stiamo raddoppiando la capacità produttiva degli airbag ed abbiamo il chiaro obiettivo di risolvere l’80% dei problemi entro Natale“. Non sarà una sfida da poco per Stellantis, che stavolta non può proprio sbagliare.