E’ paradossale come negli Stati Uniti siano in grado di dissacrare autentici capolavori per strambe personalizzazioni. Rimarrete stupiti dalla soluzione trovata per una leggendaria Ferrari.
Le Ferrari non dovrebbero mai cambiare forma. Sono create da autentici maestri di stile e per non perdere valore non dovrebbero essere personalizzate. Negli Stati Uniti c’è la moda di fare tuning pesanti anche a vetture anni ’80 che non avrebbero bisogno di cambiamenti radicali. Sostituire componenti tecnici si può rendere necessario dopo oltre 40 anni, ma un altro discorso è stravolgere l’estetica di una Ferrari Testarossa. 
Nel 1984, dall’estro di Pininfarina, fu svelata l’erede della 512 BB. Venne chiamata Testarossa e già il nome era tutto un programma. Presentava la stessa meccanica della progenitrice, pur discostandosi dal precedente modello per soluzioni aerodinamiche all’avanguardia. La Rossa aveva delle feritoie laterali che sono rimaste nella storia. Il designer Leonardo Fioravanti creò un design straordinario, facendolo diventare un simbolo della Casa modenese.
All’inizio lo stile estremo della Testarossa venne criticato dai puristi. Secondo molti il Drake si era lasciato accecare dalla sfida interna con Ferruccio Lamborghini, allontanandosi dall’eleganza dei precedenti modelli. La Testarossa rappresentò una svolta epocale per il Cavallino Rampante, come potrebbe essere la prima elettrica della storia. Presentava performance spaventose per i numeri dell’epoca ma dovette rispondere alle esigenze di sicurezza americana per lanciare una idea rivoluzionaria.
In Nord America, infatti, non erano permesse le prese d’aria laterali per una questione di sicurezza e così furono lasciate aperte. I progettisti lanciarono le griglie per ridurre al minimo le prese laterali con delle feritoie. Il nome della Testarossa derivò dalle coperture delle camme motore, dipinte di rosso, sfoggiate dai motori a 12 cilindri.
Ferrari, la Testarossa a 6 ruote
Hvber.Media su Instagram ha mostrato l’iconica Ferrari personalizzata sul retro di un rimorchio a Dallas, Texas. Manca ancora il parafanghi anteriore, mentre il motore boxer 12 cilindri è messo in bella vista. Potete notare dalla foto in basso un enorme diffusore. 
Tutto sembra superare i limiti della realtà quando poggiamo lo sguardo sulla coppia di ruote aggiuntive al posteriore. La squadra di Gas Monkey ha già costruito una pazzesca Testarossa personalizzata sulla base di un lotto di vetture, ridotte male dopo alcune scene in film d’azione.
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Il boss del Gas Monkey Richard Rawlings ha acquistato non meno di cinque Testarossa l’anno scorso, tutte utilizzate come stunt car nel film Infinite. Per quanto sia stato malconcio questo esemplare è assurdo che siano state aggiunte 2 ruote supplementari.