I motori diesel stanno attraversando una fase di transizioni, tra calo delle vendite e speranze di rinascita. Ecco il loro destino.
Il motore diesel non vanta più il primato di unità propulsiva più utilizzata, ed ormai da diversi anni è stato surclassato dalla benzina nell’acquisto di auto nuove. In Italia, i modelli a gasolio sono il punto di riferimento solamente tra le vetture usate, ma è una goccia nel mare. Va detto che, in chiave futura, queste auto potranno continuare a circolare sino al 2035, così come tutti gli altri tipi di alimentazione a combustione, prima dello stop che avverrà tra poco più di un decennio.
Proprio in questi giorni però, l’Europa sta iniziando ad aprire ai bio-carburanti, che potrebbero salvare i motori termici, ed anche il gasolio potrebbe avere una speranza. L’utilizzo di questa tecnologia è fortemente diminuito dal 2015 in avanti, anno del famoso dieselgate, lo scandalo delle emissioni truccate che vide protagonista la Volkswagen. Da quel momento in poi, le vendite di veicoli a gasolio sono crollate e si è iniziato ad investire pesantemente nell’ibrido e nell’elettrico. Scopriamo cosa può accadere nel futuro di questa motorizzazione.
Diesel, ecco cosa può accadere nel loro futuro
Allo stato attuale delle cose, non si potranno acquistare e produrre auto diesel a partire dal 2035 in tutto il territorio dell’Unione Europea, ma come detto, si sta lentamente aprendo ai bio-carburanti. Ebbene, da qualche tempo sta iniziando a circolare un innovativo bio-diesel, che potrebbe salvare questa tipologia di alimentazione. Qualche mese fa, nella stazione di servizio di Carpiano, alle porte di Milano, l’Hvo100 ha iniziato ad essere servito, ed è un carburante rivoluzionario.
L’acronimo sta per Hydrogenated Vegetable Oil, nato dall’accordo tra EkoPoint, che è impegnata nella distribuzione, e Costantin, che si occupa, dal canto suo, della commercializzazione. Secondo quanto dichiarato, si tratta di un carburante che riduce del 90% le emissioni inquinanti, essendo prodotto da fonti del tutto rinnovabili. In diversi paesi del Nord Europa è già stato introdotto, ed in Italia, attualmente, ci sono già una decina di stazioni di servizio che lo servono.
Non è tutto, dal momento che la cinese Weichai Power ha presentato un motore diesel rivoluzionario con un’efficienza termica del 53%, e la strada per la salvezza del gasolio è proprio questa. Si deve cercare di rendere i propulsori sempre più efficienti e meno inquinanti, e se lo sviluppo seguirà questa velocità, è molto probabile che il piano vada a buon fine nei prossimi anni.