L’ex Presidente della FIAT Chrysler Automobiles e della Ferrari, Sergio Marchionne, aveva profetizzato un passo indietro notevole con il passaggio alle auto elettriche.
Sono state spinte da decisioni politiche e da un sistema di ecobonus, ma nonostante le imposizioni e gli incentivi le vetture alla spina non sono piaciute alla stragrande maggioranza della popolazione mondiale. In particolar modo in Italia, dove c’è una cultura automobilistica molto legata alla tradizione, i numeri sono risultati impietosi.
Si può già tirare una bilancio sulla vendita delle EV, considerando che quasi tutti i top brand oramai hanno nel proprio listino dei modelli alla spina. Le auto elettriche hanno costi proibitivi e non trasmettono lo stesso piacere di guida. Si tratta di vetture che portano l’automobilista a doversi adattare alle esigenze di ricarica delle batterie. Di conseguenza gli italiani si sono animati per un cambiamento che non è detto che verrà portato avanti dal 2035. Mancano ancore le colonnine di ricarica sparse lungo il territorio in modo democratico e questo aspetto rappresenta un grosso limite allo sviluppo.
Inoltre, le EV sono care per i costruttori e ancor più proibitive per l’utenza media. Già alle prese con una pesante crisi economica, gli italiani si sono concentrati sulle priorità e il passaggio dalle vetture termiche a quelle tradizionali non è contemplato come esigenza assoluta. Il manager italo-canadese, Sergio Marchionne, scomparso nel 2018 aveva già intuito il destino delle auto elettriche. Partendo dai costi ambientali del processo di produzione, che secondo l’ex Presidente della Ferrari non erano sostenibili a causa di una perdita costante di profitto.
Marchionne aveva annunciato che la questione legata all’aumento dei costi di produzione si sarebbe tradotta in un aumento del costo finale delle auto. Inoltre, vi sarebbero stati licenziamenti. In sostanza non sarebbe stato un buon affare perché si sarebbero vendute meno automobili con una perdita contestuale di forza lavoro. La vera sfida sarebbe dovuta essere legata al cambiamento del sistema con cui viene prodotta l’energia elettrica. Aveva una idea anche sul Gruppo Stellantis.
Le EV, infatti, hanno registrato un incremento delle vendite del +2,4% nel corso del 2024 con una quota di mercato di appena 3,8%, in calo rispetto al 3,9% dell’anno precedente. Numeri miseri per una tecnologia che è stata, altamente, sviluppata come se dovesse diventare la più usata al mondo. Ci vorrà molto tempo per svecchiare il parco auto italiano. Per ogni auto a zero emissioni venduta in Italia, nel corso del 2024, sono state vendute oltre 9 auto a benzina, senza alcuna forma di elettrificazione. Gli italiani continuano a preferire le auto con motori a combustione interna e Marchionne aveva capito tutto con largo anticipo.
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