A volte ritornano dei grandi classici dell’Automotive. Negli anni in cui la Maserati venne ceduta alla Citroen nacque una vettura coupé iconica nel 1970.
La storia di Maserati è ricca di passaggi di mano. La Casa emiliana e la Citroen rientrano oggi nel potente Gruppo Stellantis. L’idea di un progetto combinato tra il brand del Tridente e il marchio francese nacque 20 anni prima del lancio, ovvero dopo l’affermazione commerciale della mitica DS. L’intuizione di una prestigiosa granturismo venne portata avanti per elevare il brand francese ad un livello più alto.
La 2CV e la DS avevano una connotazione piuttosto popolare. In Europa e negli Stati Uniti stavano spopolando le GT. Quale migliore occasione sarebbe stata per la Citroen cavalcare l’hype sfruttando la notorietà del marchio italiano? Per sconfiggere una vasta concorrenza americana e tedesca, il brand transalpino arrivò alla definizione del progetto definitivo all’inizio del 1970. Nel mese di febbraio cominciarono ad uscire dalle catene di montaggio i primi esemplari di preserie della SM.
La S indicava il codice del progetto e la M stava per Maserati, mettendo in risalto la provenienza del propulsore nascosto sotto il cofano. L’esordio ufficiale avvenne il 10 marzo 1970 al Salone di Ginevra. L’auto lasciò tutti a bocca aperta. Le prestazioni erano clamorose per l’epoca, garantendo un comfort alla guida spettacolare. Le linee affusolate erano molto simili a quelle del modello DS, ma aggiungevano quel tocco di eleganza che mancava alla sorella minore. Progetti assurdi come la Buran, progenitrice della Grecale.
Il ritorno della Citroen Maserati
L’erede è una one-off creata per un anniversario speciale. La nuova SM sarà esposta al Concorso d’Eleganza di Chantilly. Prodotta dalla DS, supera i concetti stilistici del modello originale attualizzandoli. “Stiamo lavorando sui geni dei nostri modelli iconici per promuovere la ricerca sulle forme di modelli futuri che vedranno la luce alla fine del decennio”, ha annunciato il direttore del design della DS, Thierry Metroz. Il concept potrebbe rappresentare la base anche per futuri modelli della Casa transalpina.
La SM Tribute unisce un design classico ad un abitacolo futuristico. I designer di Stellantis hanno voluto conservare le proporzioni della SM originale, con la concept che è di poco più lunga (494 cm) e alta (134 cm), ma che vanta misure da auto moderna: 198 cm, 14 in più della sorella anni ’70. I cerchi sono da 22″, mentre gli interni sono stati progettati per sorprendere, con sedili rétro di pelle e Alcantara con cuscini orizzontali. Spicca il volante rettangolare e un ampio display con tutte le informazioni davanti al guidatore.