Per le auto elettriche la crisi è senza fine, come confermato da un nuovo, grave guaio che ha colpito un gran numero di esemplari.
Il mercato delle auto elettriche è praticamente fermo in Italia, ma anche da altre parti le cose non vanno meglio, sempre a causa di prezzi di listino troppo elevati e per tante altre motivazioni. Le BEV hanno spiccato il volo solamente nel mese di giugno, proprio quello in cui erano stati resi disponibili gli incentivi statali. Ciò significa che quello dei costi elevati è il principale problema da dover affrontare, il modo da poter avvicinare il cliente con più costanza al prodotto.
Tuttavia, ci sono anche altre questioni da dover sistemare, vale a dire quelle relative ai pericoli che le auto elettriche possono comportare. Il rischio incendio è ancora troppo frequente, come vedremo in seguito, e spaventa e non poco la potenziale clientela. Poche settimane fa è partito un richiamo di massa per la Porsche Taycan, per il medesimo motivo, ed ora tocca ad un’altra auto iconica.
La maggior parte delle volte, le auto elettriche subiscono richiami di massa per rischio incendio, ed anche in questo caso è proprio il suddetto motivo ad aver scatenato tale procedura. Il brand coinvolto è la Mini, che ha richiamato ben 140.000 Cooper SE per rischio incendio. Il motivo? Un difetto nell’isolamento della batteria, che potrebbe portare allo scatenarsi delle fiamme. La versione coinvolta è la Cooper SE di prima generazione, prodotta tra novembre 2018 e gennaio 2024.
Secondo quanto emerso, la generazione da poco immessa sul mercato, non avrebbe questo tipo di problema, per cui non ci sono rischi per coloro che hanno già provveduto all’acquisto. La BMW installerà ora un nuovo software per cercare di risolvere il problema, con i proprietari che saranno costretti a riportare la loro Cooper SE in officina per procedere alla risoluzione di questo fastidioso guaio. Sino a questo momento, sono stati segnalati due incendi scoppiati sulla Cooper ad emissioni zero.
Uno è avvenuto negli Stati Uniti, nell’ottobre del 2023, l’altro in Germania, nel gennaio del 2024, episodi sui quali si sta indagando da cima a fondo. L’aggiornamento includerà una funzione diagnostica che rileva malfunzionamenti della batteria, avvisando il conducente di eventuali pericoli. Di certo, anche questo richiamo non è un bello spot per le auto elettriche, e la speranza è che tutto si possa risolvere senza che nessuno si faccia male.
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