Gli aumenti riguardano ogni ambito della società al giorno d’oggi, e neanche le autostrade vengono risparmiate. Ecco cosa è accaduto.
Si fa un gran parlare di rincari al giorno d’oggi, che complicano le vite dei cittadini influendo direttamente sulla vita quotidiana. Da tutto ciò non sono escluse anche le autostrade, che in Italia, come purtroppo ben sappiamo, risultano essere tra le più care d’Europa, nonostante servizi che il più delle volte lasciano a desiderare, a causa di lavori e cantieri infiniti, che perdurano per anni.
Una delle notizie che più ha colpito gli automobilisti nel corso del 2024, anche se non direttamente dipendente da Autostrade per l’Italia, è stato il raddoppio della tariffa base per il Telepass, un servizio scelto da milioni di italiani, utile per saltare la fila al casello. Dopo mesi di indiscrezioni, è arrivata la conferma dell’aumento di pedaggio per l’autostrada che, già di per sé, era la più cara d’Italia, e che ora diverrà ancor più costosa.
Ancora un rincaro, nonostante le tariffe già piuttosto elevate, per l’autostrada più costosa d’Italia. Si tratta della Brebemi, arteria che collega Brescia, Milano e Bergamo, dunque, situata in Lombardia. Parliamo di un’autostrada molto trafficata, dal momento che mette in comunicazione tra di loro tre luoghi altamente industrializzati, dove viene prodotto il gran parte del PIL italiano. Secondo i calcoli, durante l’estate del 2024 sono arrivati dei pesanti rincari, che gli automobilisti hanno avuto modo di constatare durante le vacanze.
Pensate che negli ultimi mesi, la tariffa della Brebemi ha subito un innalzamento pari al 12,11%, per tutte le tratte e per ogni categoria di veicoli. Sul sito della Brebemi, è stato diramato il seguente comunicato: “A partire dalle ore 00:00 del giorno 8 agosto 2024 sono in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale del Progetto Brebemi S.P.A., disposti con i Decreti del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, di concerto con il Ministro delle Economie e delle Finanze. L’adeguamento è pari al 12,11%“.
Secondo quanto reso noto dalla società stessa, sono stati così recuperati gli aumenti che nel 2022 e nel 2023 erano stati bloccati dal ministero per la mancata approvazione del piano economico. Il TAR del Lazio ha sbloccato la questione dando ragione alla Brebemi, ma adesso c’è in programma un ricorso al Consiglio di Stato. D’ora in avanti, affrontare una tratta come quella che collega Treviglio a Chiari, ad esempio, costerà la bellezza di 90 centesimi in più a chi si mette in viaggio.
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