La crisi dell’automobile, in Italia, ha portato tantissimi a non voler rinunciare alla cara vecchia auto. I numeri certificano un peggioramento repentino.
L’estate italiana ha messo in mostra i numeri di una recessione che non sembra volersi arrestare. Nella confusione totale di quest’era in cui c’è un proliferare di novità tecniche elettrificate che non convincono, l’unica cosa certa è il calo sensibile delle vendite di auto nuove. I clienti si trovano difronte ad uno scenario poco rassicurante.
Le auto elettriche sono care e non mantengono il valore nel tempo. In generale c’è una svalutazione delle macchine nuove a dir poco impressionante, favorendo il mercato dell’usato. Si trovano offerte sensazionali, come ad esempio questa elegante Alfa Romeo Stelvio sotto i 25.000 Euro. Il DNA sportivo del marchio del Biscione è tra i pochi che sta resistendo in Italia. Numerosi brand sono piombati in una crisi irreversibile, vedasi Maserati.
Nel mese di agosto, in Italia, si è registrato un calo del 13,4% rispetto allo stesso mese del 2023. Secondo i dati forniti da Unrae, nel mese scorso, sono avvenute appena 69.121 nuove immatricolazioni, contro le 79.787 nuove targhe di agosto 2023. Va detto che il mese di agosto 2023 fu particolare, con un incremento del 12%. La crescita cumulata tra gennaio ed agosto 2024 si attesta sul 3,8% rispetto all’anno passato, per un totale di 1.080.447 esemplari commercializzati.
Se escludiamo un agosto nero per le vendite, sino al mese di luglio la crescita rispetto all’anno passato era risultata superiore al 5%. Le auto elettriche confermano una crescita lentissima nello scorso mese, con uno 0,3%. Nonostante gli incentivi le vendite non decollano. Guardando i dati in modo obiettivo, difficilmente, si tornerà alla fase pre-pandemia da Covi-19. Rispetto allo stesso periodo del 2019 si è toccato un -18,5%.
Il motore a benzina ha perso 1,6 punti, attestandosi al 28,1% di quota, 29,9% nel cumulato (+1,9%). Il diesel ha avuto un crollo mensile del 10%, per abbassarsi al 14,3% negli primi 8 mesi del 2024 (-4,8%). Il Gpl, ad agosto, ha chiuso in positivo con 0,8 punti per una percentuale del 9,4 di quota nel periodo in gennaio-agosto (+0,3%).
Agosto positivo anche per le vetture ibride (12,4% per le full-hybrid, 28,2% per le mild-hybrid). In calo, invece, le ibride plug-in, al 3,5% (-0,6%) e al 3,3% a gennaio-agosto 2024. La crisi, probabilmente, continuerà nei prossimi mesi del 2024.
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