La Mazda è tra i brand migliori dell’industria dell’Automotive asiatica. Scopriamo chi c’è dietro al brand del Sol Levante.
In un mercato dell’auto dove spopolano nuovi marchi cinesi, coreani ed indiani, una garanzia assoluta è rappresentata dall’eccellenza giapponese. La Mazda Motor Corporation nacque a Fuchū, Aki, Prefettura di Hiroshima nel 1920. L’amore per i motori e il perfezionismo nipponico hanno spinto il marchio ai più alti livelli. La Mazda si è ritagliata una fetta di mercato importante in Giappone, nonostante la presenza di due top brand come Nissan e Toyota.
Nel nuovo millennio la Mazda ha allargato la gamma sino alla produzione di milioni di vetture ogni anno. Tra le auto che hanno scritto pagine indelebili della storia del marchio, ricordiamo le berline 626 e 929, le utilitarie 121 e 323, gemella della Fiesta, senza dimenticare il primo pick-up ad usare un motore Wankel, ovvero il Rotary Pickup. Proprio i motori Wankel hanno rappresentato l’invenzione più emblematica dei tecnici della Mazda.
La P360 Carol per prima presentava un motore quattro cilindri di soli 358 cm3 con albero a camme in testa aveva dei costi di realizzazione molto elevati. Negli anni ’70 arrivò il motore rotativo. Il movimento tradizionale dei pistoni nei cilindri è sostituito da dischi rotativi che ruotano intorno ad un asse. Grazie al Wankel la casa nipponica divenne una seria competitor anche nel Motorsport, conquistando la 24 Ore di Le Mans nel 1991 con la 787B con un quadrirotore.
Nel corso della storia la Mazda ha prodotto piccole sportive leggendarie come l’iconica MX-5. E’ tra le biposto più vendute della storia. Il marchio nipponico, nel 2007, è arrivata a produrre ben 1,3 milioni di auto per il mercato mondiale, di cui 1 milione è stato fabbricato negli impianto di Hiroshima. L’arrivo dei motori SkyActiv, i quali vanno nella direzione opposta rispetto alla tendenza al downsizing nella cilindrata, hanno rappresentato un ulteriore step in avanti.
La Mazda ha due factory principali in Giappone, ad Hiroshima e a Hofu, e altri stabilimenti e centri di ricerca negli Usa, in Cina e in Russia. Mazda, di cui Toyota possiede il 5% delle azioni dal 2017 (e la prima detiene lo 0,25% della seconda), ha continuato ad avere una propria indipendenza costruttiva rispetto ad altre realtà che sono stato fagocitate, completamente, dai major. Scopriamo anche l’ultimo modello sportivo che è stato disegnato dai tecnici giapponesi.
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