La vera passione di Ema Stokholma, nome d’arte della conduttrice e scrittrice Morwenn Moguerou, è insospettabile: lo ha ammesso lei stessa.
A volte i personaggi del mondo dello spettacolo rivelano delle passioni che non ci saremmo aspettati di scoprire. Non è raro che un personaggio famoso si appassioni a qualcosa che va anche molto fuori dal suo ambito di competenza o dal campo che lo ha reso – o l’ha resa – famoso o famosa ma a volte, i fans semplicemente non si aspettano determinate rivelazioni.
Ad esempio, nel caso di Ema Stokholma, nome d’arte di Morwenn Moguerou, verrebbe da pensare che siano principalmente la lettura, la scrittura e la musica – le passioni che l’hanno proiettata alla fama in questi anni – ad occupare il tempo della conduttrice radiofonica, italiana ma di origini francesi. Invece sembra proprio che l’autrice di Per il mio bene abbia anche un’altro passatempo che nessuno conosceva.
Con esperienze importanti alle spalle nel mondo della moda, Stokholma è diventata famosa sopratutto per la condizione di programmi rilevanti su scala nazionale come Rai Radio Due, la diretta del Festival di Sanremo e l’aftershow dell’Italian MTV Backwards. Ha anche scritto un libro in cui affronta il delicato rapporto con la madre da cui in giovane età avrebbe subito abusi assieme al fratello. Poi, da poco, ha rivelato qualcos’altro sulla sua vita privata.
Sembra paradossale che una celebrità come Ema Stokhlolma che ha dichiarato in più occasioni di non avere la patente e non aver mai avuto in generale la passione per la guida delle automobili possa avere ben due passioni legate alle due ruote ed al motorsport, eppure è così, come ha rivelato la stessa conduttrice ed autrice nel corso di un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello sport: “Non ho mai guidato una macchina, ci hanno provato tutti a convincermi”, afferma la Stokholma prima di rivelare un retroscena segreto ai fans.
“Quando si poteva guidavo il motorino, poi è arrivato l’obbligo del patentino e ho smesso. Mi faceva sentire libera”, spiega l’autrice quando gli viene chiesto se ha mai guidato un mezzo. La vera passione di Ema, però, è la Formula Uno che nonostante la sua avversione per la guida delle automobili l’ha sempre affascinata. In particolare modo, guardare la F1 anche con il fratello era diventata una passione in un periodo d’oro per la scuderia Ferrari che tutti ricordiamo bene.
“Ero appassionata di Michael Schumacher. Non capisco molto di motori ma ricordo che faceva dei veri e propri miracoli, finiva le gare con tre ruote. Era molto figo”, le parole della conduttrice. Per la cronaca, l’episodio a cui si riferisce Ema è il GP di SPA del 1988 in cui dopo uno scontro con Coulthard – con cui il pilota arrivò quasi alle mani dopo la gara al grido di “Stai cercando di uccidermi?” – Schumi fu costretto a rientrare ai box proprio con una ruota in meno.
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