Silvio Berlusconi e quell’amore francese: l’utilitaria che fece impazzire il Cavaliere

Il fondatore del Gruppo Fininvest e quattro volte Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, Silvio Berlusconi, aveva una passione sfrenata per una francese.

Il Cavaliere Berlusconi, di nome e di fatto essendo riconosciuto al merito del lavoro nel 1977, ha cominciato la sua attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia. Il nativo di Milano a creato la holding Fininvest e la società di produzione multimediale Mediaset. Con operazioni finanziarie vincenti acquisì il 30% di Banca Mediolanum, la maggioranza di Arnoldo Mondadori Editore, il Teatro Manzoni, l’AC Monza e, dal 1986 al 2017, l’AC Milan, di cui divenne anche Presidente.

L'amore francese di Silvio Berlusconi
La passione di Silvio Berlusconi (Ansa) Quattromania.it

Nel corso della sua vita si è tolto immense soddisfazioni e ha potuto guidare auto straordinarie. Una delle sue vetture preferite era la Dyane. L’utilitaria venne creata dalla Casa francese Citroen nel 1967 e prodotta sino al 1984. Venne costruita nello stabilimento di Levallois. La presentazione ufficiale al pubblico avvenne al Salone di Parigi 1967. La vettura lasciò tutti a bocca aperta per un design sinuoso ed elegante, rappresentando una alternativa valida alla 2 CV. Sebbene non riuscì a superare il successo di vendite della sorella maggiore, la Dyane spopolò in Italia.

L’impostazione non era diversa dalla 2CV con un corpo vettura molto rialzato e le ruote posteriori carenate che trasmettevano una sensazione di lusso. A Berlusconi la vettura piacque per un aspetto stravagante, ma nobiliare. Gli indicatori di direzione, posizionati al di sotto dei proiettori, vennero separati da questi ultimi, per trasmettere un look più moderno. I proiettori quadrangolari incassati nei parafanghi erano una chicca per quell’epoca.

L’auto francese amata da Berlusconi

Sulle prime Dyane mancava un finestrino supplementare inserito sul montante posteriore. La visibilità non era il massimo. Alcuni elementi, come i cerchioni, furono presi dalla 2 CV. Gli interni della Dyane erano basici. La leva del cambio era posta sulla plancia, mentre il cruscotto vantava solo un tachimetro ed un contachilometri. L’intero comparto meccanico era stato ereditato dalla 2CV.

L’auto francese amata da Berlusconi
La storica Citroen Dyane (Adobe) Quattromania.it

Le sospensioni presentavano lo schema originario con ruote indipendenti su entrambi gli assi, con tiranti longitudinali, bracci oscillanti, molle elicoidali longitudinali e ammortizzatori a frizione e a inerzia. Sotto al cofano c’era un motore bicilindrico raffreddato ad aria della cilindrata di 425 cm³ e della potenza massima di 21 CV SAE. La trazione anteriore era le medesima della 2CV. E’ difficilissimo oggi imbattersi in una Dyane. Berlusconi l’ha custodita, gelosamente, per anni nel suo garage, insieme ad un altro gioiello costruito in Inghilterra.

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