L’impero economico degli Agnelli ha pochi eguali nel mondo. Uno dei punti di forza del patrimonio è legato all’incredibile quantitativo di oro.
Il metallo prezioso giallo è un investimento monetario garantito. Nonostante i tempi attuali siano piuttosto turbolenti una delle garanzie degli investitori di oro è che saranno destinati a diventare ancora più ricchi. Diversificare il patrimonio, puntando sui lingotti d’oro o in ETF in oro è una scelta, relativamente, sicura. La famiglia Agnelli, oltre a tutte le attività di cui dispongono, possono vantare anche una posizione economica invidiabile per l’oro che hanno sommato.
Un business può sempre crollare o cambiare, vedasi la rivoluzione elettrica che sta investendo il mondo dell’Automotive, ma in tempi di crisi l’oro è considerato un bene rifugio. I metalli preziosi rientrano in classi d’investimento che non sono toccate dalla crisi. Con lo scoppio di un conflitto bellico, il crollo delle azioni in borsa o del mercato immobiliare c’è una sola garanzia per i super ricchi: qualsiasi cosa accada nulla avrà un impatto negativo sul prezzo dell’oro. Se tutto crolla, il valore dell’oro cresce. Per chi ha un portafoglio molto capiente c’è da prendere ad esempio la gestione degli Agnelli.
Conoscete il detto: “mai mettere le uova nello stesso paniere”? Ecco, se aveste una fortuna da parte noi vi consigliamo di investire parte dei vostri risparmi nell’oro. Quest’ultimo consente di diversificare il patrimonio e a protegge dalle perdite. Gli Agnelli hanno una posizione miliardaria, grazie ad una differenziazione dei patrimoni. Le ricchezze della famiglia nobiliare piemontese hanno radici storiche. Oggi a capo dell’impero c’è il nipote di Gianni Agnelli, figlio di Margherita e del giornalista Alain Elkann, John Elkann.
Ogni anno la famiglia piemontese investe centinaia di milioni di euro nel settori del lusso, tecnologia, salute e nell’oro. Gli Agnelli possiedono un deposito di circa 138 tonnellate di lingotti d’oro, un tesoro che lascerà le prossime generazioni in acque molto tranquille. Il Gruppo Exor, di per sé, può vantare ben 33 miliardi di euro. La FIAT, però, non è più italiana.
Sebbene non vincano con regolarità da anni, la Juventus e la Scuderia Ferrari hanno dei bilanci da sogno. La squadra bianconera ha cominciato una nuova fase della sua storia dopo l’allontanamento dell’ex Presidente Andrea Agnelli. La Scuderia Ferrari è ancora alla ricerca di quell’acuto mondiale, in F1, che manca da oltre 15 anni.
Oltre all’oro, la famiglia Agnelli vanta partecipazioni nell’uranio e nell’argento e in una serie di attività che consolidando la loro posizione economica. Parliamo di investimenti di 55 milioni in Harmony Gold, 63 milioni in Novagold e altri 13 milioni in New Gold, a cui si aggiungono anche 16 milioni di investimenti in Van Eck Jr Gold Miners.
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