Il+grande+marchio+va+in+bancarotta%2C+%C3%A8+ufficiale%3A+ora+i+clienti+sono+disperati
quattromaniait
/2024/08/31/il-grande-marchio-va-in-bancarotta-e-ufficiale-ora-i-clienti-sono-disperati/amp/
Auto

Il grande marchio va in bancarotta, è ufficiale: ora i clienti sono disperati

Un noto costruttore è andato in fallimento, una vera e propria mazzata per clienti ed appassionati. Ecco tutti i dettagli.

Che il mercato dell’auto sia in una fase molto delicata è ben noto, ma adesso che si inizia a parlare anche di fallimenti. la situazione si sta facendo ben più delicata. Enormi gruppi come quello Volkswagen o Stellantis sono in piena difficoltà, e devono trovare rapide soluzioni per pensare di poter riemergere. La holding multinazionale olandese ha messo in mostra i dati del primo semestre del 2024, riportando un netto crollo delle vendite e degli utili, anche su base annua.

Marchio in bancarotta (AdobeStock) – Quattromania.it

La crisi della Volkswagen è ben nota sin dallo scorso anno, ed ha portato a stilare una sorta di programma di taglio ai costi, dal valore di miliardi di euro. Le auto elettriche, anche se né la Volkswagen né tantomeno Stellantis lo hanno voluto ammettere, hanno le loro colpe in questa situazione di grave crisi, ed hanno portato anche al fallimento di un costruttore statunitense. Andiamo a vedere cosa è accaduto e quale marchio ne ha fatto le spese.

Auto, ufficiale il fallimento dell’americana Fisker

Uno dei difetti principali delle auto elettriche sta nel loro prezzo di listino che è sin troppo elevato, tenendo i clienti ben lontani dal loro acquisto. Ebbene, la start-up statunitense Fisker ha ufficialmente dichiarato bancarotta, dopo messi di crisi e di vari tentativi di salvataggio. L’ultimo di essi è stato tentato da un grande costruttore, di cui non si è saputo il nome, ma anch’esso non è andato come si poteva sperare, ed il risultato è stato quello di cui vi stiamo parlando.

Fisker Ocean in mostra (Fisker) – Quattromania.it

Fisker commercializzava una sola auto, vale a dire il SUV elettrico Ocean, un flop totale sin da quando è stato immesso sul mercato, a causa di prezzi elevati e di una qualità costruttiva molto bassa. Pensate che, nonostante il fallimento, Fisker è stata obbligata a procedere al richiamo di migliaia di veicoli tra USA e Canada per problemi di sicurezza, che dovrà risolvere sin da subito.

Secondo quanto emerso, Fisker ha scelto di svendere tutti i SUV Ocean rimasti ad American Lease, ovvero una società di leasing, per cifre ridottissime, comprese tra 2.500 e 16.000 dollari ciascuna. Si tratta di ben 3.231 unità, che sono state praticamente svendute a quest’azienda. Di certo, non era la fine che ci si poteva augurare, ma ormai non c’è più nulla da fare.

Giovanni Messi

Giornalista pubblicista. Amante del motorsport e della scrittura, passioni che ho coniugato facendone il lavoro che amo. Non fermatevi mai davanti a nulla.

Recent Posts

Chi fa i motori della Jaguar? C’è un colosso alle spalle, ma non sono più tutti inglesi

La Jaguar è uno dei marchi più iconici, ma non tutti sanno quali sono i…

2 ore ago

Volkswagen trema, arriva il maxi richiamo in corso: lo storico modello ha un grosso problema

Ancora brutte notizie per Volkswagen, con il colosso tedesco che ora deve fare i conti…

4 ore ago

Addio all’elettrico, c’è il ritorno del gasolio: questo nuovo veicolo può dare uno schiaffo definitivo alle EV

Continuano i grandi cambiamenti nel mondo dei motori e ora è possibile ammirare anche un…

6 ore ago

Ducati si mette a fare la guerra pure alla Vespa? Sul web lo scooter elettrico che sembra una MotoGP (FOTO)

La Ducati è un'eccellenza italiana nel mondo delle due ruote, ed ora arriva un progetto…

7 ore ago

MG ZS, bella ed economica ma cosa nasconde dentro? I segreti del super SUV cinese che ha stregato tutti

Oggi vi andremo a parlare degli interni di un SUV molto interessante, ovvero la MG…

9 ore ago

Marchio in bancarotta, il suo SUV ora ha un problema bello grosso: cosa bisogna fare ora

Un brand produttore di SUV elettrici che è fallito durante l'estate ha ancora a che…

10 ore ago