Un noto costruttore è andato in fallimento, una vera e propria mazzata per clienti ed appassionati. Ecco tutti i dettagli.
Che il mercato dell’auto sia in una fase molto delicata è ben noto, ma adesso che si inizia a parlare anche di fallimenti. la situazione si sta facendo ben più delicata. Enormi gruppi come quello Volkswagen o Stellantis sono in piena difficoltà, e devono trovare rapide soluzioni per pensare di poter riemergere. La holding multinazionale olandese ha messo in mostra i dati del primo semestre del 2024, riportando un netto crollo delle vendite e degli utili, anche su base annua.
La crisi della Volkswagen è ben nota sin dallo scorso anno, ed ha portato a stilare una sorta di programma di taglio ai costi, dal valore di miliardi di euro. Le auto elettriche, anche se né la Volkswagen né tantomeno Stellantis lo hanno voluto ammettere, hanno le loro colpe in questa situazione di grave crisi, ed hanno portato anche al fallimento di un costruttore statunitense. Andiamo a vedere cosa è accaduto e quale marchio ne ha fatto le spese.
Uno dei difetti principali delle auto elettriche sta nel loro prezzo di listino che è sin troppo elevato, tenendo i clienti ben lontani dal loro acquisto. Ebbene, la start-up statunitense Fisker ha ufficialmente dichiarato bancarotta, dopo messi di crisi e di vari tentativi di salvataggio. L’ultimo di essi è stato tentato da un grande costruttore, di cui non si è saputo il nome, ma anch’esso non è andato come si poteva sperare, ed il risultato è stato quello di cui vi stiamo parlando.
Fisker commercializzava una sola auto, vale a dire il SUV elettrico Ocean, un flop totale sin da quando è stato immesso sul mercato, a causa di prezzi elevati e di una qualità costruttiva molto bassa. Pensate che, nonostante il fallimento, Fisker è stata obbligata a procedere al richiamo di migliaia di veicoli tra USA e Canada per problemi di sicurezza, che dovrà risolvere sin da subito.
Secondo quanto emerso, Fisker ha scelto di svendere tutti i SUV Ocean rimasti ad American Lease, ovvero una società di leasing, per cifre ridottissime, comprese tra 2.500 e 16.000 dollari ciascuna. Si tratta di ben 3.231 unità, che sono state praticamente svendute a quest’azienda. Di certo, non era la fine che ci si poteva augurare, ma ormai non c’è più nulla da fare.
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