La Vespa rischia di dire addio al mercato motociclistico, si teme per quanto riguarda il futuro stesso della mitica icona.
Di icone ce ne sono poche al mondo, e fra queste rarità assolute figura anche la Vespa. Parliamo dell’indimenticabile scooter che da interi decenni bazzica fra le strade di tutta Italia e del mondo. Tante le fotografie scattate dai vip in sella a questo intramontabile veicolo, che ormai fa parte della cultura italiana, quindi va ben oltre il settore delle due ruote.
Proprio per questo motivo, nelle ultime ore, il nostro Paese si è mobilitato per cercare di salvare la Vespa. L’icona figlia del Gruppo Piaggio rischia di dire addio per sempre al mercato motociclistico, il che sarebbe a dir poco clamoroso.
Ma cosa sta succedendo nello specifico? Nelle prossime righe cercheremo di venirne a capo, di sicuro è un momento molto delicato per il futuro del brand. Al centro della discussione, un acceso dibattito che lega le politiche ambientali europee all’esistenza stessa della Vespa.
Il futuro della Vespa, se non vogliamo dire che sia in bilico, quantomeno possiamo affermare che è in un momento molto complesso a causa delle politiche ambientali europee. L’Unione Europea punta ad eliminare gradualmente i veicoli a combustione interna entro il 2035, e proprio per questo brand come quello della Vespa, che con i suoi veicoli consuma troppe emissioni nocive, sarebbero finiti nel mirino e potenzialmente nella graticola del settore dei mezzi di trasporto che verrà.
Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, tenta il tutto per tutto, cercando di ottenere un riconoscimento ufficiale della Vespa in qualità di simbolo della tradizione culturale nazionale, salvando così lo scooter italiano da un epilogo molto amaro. In caso riuscisse nel suo intento, il mitico motorino godrebbe di una specie di esenzione dalle restrizioni sulle emissioni di scarico e continuerebbe ad esistere sul mercato.
Nonostante il supporto di regioni come Lombardia e Puglia, comunque, non tutti sembrano appoggiare questo modus operandi. Esperti e ambientalisti, per esempio, credono che la cosa migliore da fare sia sfruttare alternative ecologiche già esistenti: in questo modo, la Vespa esisterebbe ancora e gli obiettivi di sostenibilità ambientale verrebbero sposati in toto. La questione è giunta anche in parlamento, quindi vedremo un po’ come si evolverà il tutto di qui ai prossimi anni. Di sicuro è in ballo il futuro di un mito italiano pressoché intramontabile.
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