Vacanza da incubo per due turiste italiane. Una corsa in taxi si trasforma in un salasso finanziario, scatenando polemiche sui costi del turismo.
L’estate è sinonimo di relax, divertimento e spensieratezza. Tuttavia, per due giovani turiste italiane, il soggiorno si è trasformato in un’esperienza amara e costosa. Ciò che doveva essere un semplice trasferimento dall’albergo all’aeroporto si è rivelato un vero e proprio shock economico, lasciando le ragazze in lacrime e con un portafoglio decisamente più leggero.
La vicenda ha rapidamente catturato l’attenzione dei media locali e nazionali, sollevando interrogativi sulla regolamentazione dei prezzi nel settore turistico. Vediamo di capire che cosa è successo esattamente, perché la vicenda è a dir poco agghiacciante e sta suscistando un enorme scalpore. Il costo dei taxi sta scuotendo il web e il clamore non accenna a scemare.
Le due turiste italiane si trovavano a Spalato, rinomata città costiera della Croazia, quando hanno deciso di prendere un taxi per raggiungere l’aeroporto. Un tragitto di appena 25 chilometri, che in condizioni normali richiederebbe circa mezz’ora di viaggio. Nulla di straordinario, si potrebbe pensare. Eppure, al momento di pagare la corsa, le ragazze hanno ricevuto una vera e propria doccia fredda: il tassametro segnava la cifra astronomica di 550 euro.
Incredule e sconvolte, le due giovani sono scoppiate in lacrime una volta giunte in aeroporto, mostrando la ricevuta del pagamento a chiunque potesse ascoltarle. La notizia si è diffusa rapidamente, prima sui portali locali di Spalato e poi sulla stampa nazionale croata, sollevando un vespaio di polemiche.
Il caso ha acceso i riflettori su una problematica più ampia che affligge il turismo in Croazia: la deregolamentazione dei prezzi nel settore dei trasporti. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, infatti, le tariffe per le corse in taxi non sono soggette a controlli rigidi. I tassisti hanno la libertà di stabilire i propri prezzi e persino di modificarli a piacimento, creando un terreno fertile per potenziali abusi.
Questa situazione non è isolata. L’estate 2024 ha visto numerose segnalazioni di prezzi esorbitanti lungo le coste croate, non solo per i trasporti ma anche per servizi basilari come il noleggio di ombrelloni, i parcheggi o persino l’acquisto di bibite e panini in spiaggia. È come se alcuni operatori turistici stessero giocando una partita a Monopoli, ma con soldi veri e a spese dei vacanzieri.
Le due turiste italiane, ancora sotto shock, sono ripartite poco dopo l’incidente, sperando di ottenere un risarcimento in futuro. Tuttavia, le prospettive non sembrano rosee. La mancanza di una regolamentazione stringente rende difficile contestare legalmente tali pratiche, per quanto eticamente discutibili possano apparire.
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