Il marchio SEAT ha fatto faville nel corso della sua storia, ma negli ultimi anni è un po’ crollata. Scopriamo chi c’è dietro alla produzione dei suoi motori.
La SEAT, in Spagna, è paragonabile alla FIAT in Italia. Il 9 maggio 1950, in Catalogna, fu creata per dare la possibilità alla popolazione iberica di avere una mobilità gommata al giusto prezzo. Il legame con la FIAT era molto forte, difatti il 9 maggio 1950 la SEAT venne fondata dall’Instituto Nacional de Industria (INI) per il 51% e da FIAT per il 7%. Venne creato il primo stabilimento di Zona Franca, nei pressi di Barcellona, il 5 giugno del 1953.
Sempre in quell’anno venne lanciata la prima SEAT, nota come 1400. L’auto era, fondamentalmente, identica alla FIAT 1400, con motore anteriore, posto longitudinalmente, e con trazione posteriore. Il modello del brand degli Agnelli vantava un 4 cilindri da 8 valvole e 1.395 cc di cilindrata, con carburatore Solex o Weber, raffreddamento a liquido e cambio manuale a quattro rapporti. La 1400 era un’auto stilosa per l’epoca e con prestazioni di un certo livello, potendo raggiungere i 120 km/h, grazie a 44 cavalli ed un consumo medio di 10.5 litri ogni 100 chilometri.
Per sostituire la 1400 arrivò in Spagna la SEAT 1500, gemella dell’omonimo modello Fiat 1500L. La collaborazione aveva dato già i suoi frutti e milioni di spagnoli iniziarono a guidare automobili. L’idea fu quella di sfruttare il know-how del brand piemontese per creare vetture affidabili e già pronte per essere lanciate sul mercato.
Per FIAT fu un vero affare, potendo espandere la propria rete commerciale. Con vetture spartane negli interni e con componenti tecnici elementari, vennero create auto di assoluto spessore per gli standard dell’epoca. Il successo definitivo del brand SEAT arrivò con il modello 600, venduto in oltre 800.000 unità. In seguito venne commercializzata anche la versione a quattro porte chiamata 800. Sotto il cofano c’era un motore 800 cm³. Per anni la gamma della SEAT seguiva a ruota quella della FIAT.
Decennio dopo decennio il brand spagnolo crebbe a dismisura in diversi segmento. La Marbella era una Panda in versione low cost, che diede un ulteriore impulso alla vendita. Venne lanciata l’Ibiza, la Leon e altri modelli in seconda battuta che fecero le fortune di un altro marchio che entrò di prepotenza nella gestione dell’attività del marchio iberico. Dalla metà degli anni ’80, infatti, la Volkswagen mise le mani sulla SEAT, allargando il proprio raggio d’azione.
Oggi avrete notato come tutti i marchi facenti parte del colosso di Wolfsburg hanno elementi in comune. Sotto il cofano ci sono motori 1.0 MPI e 1.0 TSI realizzati a Mladá Boleslav. La SEAT ha cosi beneficiato del know-how della VW, equipaggiando anche Il cambio DSG a sette velocità, prodotto nello stabilimento Skoda di Vrchlabí. Oggi è Cupra la protagonista in Spagna, sempre rientrante nel Gruppo VW.
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