Approfondimento sulla storia e l’origine dei motori del brand Mazda, uno dei marchi più apprezzati del Sol Levante
La Mazda Motor Corporation è un’azienda automobilistica giapponese fondata a Hiroshima nel 1920. Nella medesima città Mazda continua tutt’oggi a produrre le proprie vetture e, seppur di dimensioni inferiori rispetto alle sue sorelle giapponesi del calibro di Honda, Toyota, Nissan o Mitsubishi, vanta una produzione mondiale superiore a 1,3 milioni di vetture. La maggior parte delle unità vendute (circa 1 milione) provengono proprio dallo stabilimento storico del marchio, con sede a Hiroshima, mentre la restante parte viene prodotta negli altri stabilimenti fuori dal Giappone.
Un tratto distintivo dell’azienda del Sol Levante è la propria capacità di differenziarsi dalle scelte più allineate e convenzionali della concorrenza. La capacità di adottare soluzioni in forte controtendenza è stata dimostrata in diverse occasioni, come con la scelta della produzione di serie di vetture equipaggiate con il motore rotativo Wankel, la volontà di puntare sul segmento delle roadster con la iconica MX-5 quando il mercato sosteneva idee opposte, o infine i nuovi motori SkyActiv, i quali vanno nella direzione opposta rispetto alla tendenza al downsizing nella cilindrata.
Proprio il motore Wankel è forse l’emblema più esemplificativo di come ai dirigenti Mazda piaccia andare contro tendenza rispetto alle concorrenti. Per spiegare con concetti semplici e in poche parole il funzionamento di questa tipologia di propulsore partiremo dal dire come esso sia privo sia di cilindri sia di pistoni. Quindi non vi è nessun movimento verticale e quindi una riduzione sostanziale sia dei pesi sia delle vibrazioni tipiche dei motori tradizionali.
Il movimento classico dei pistoni nei cilindri è sostituito da dischi rotativi che ruotano intorno ad un asse. L’inventore del motore Wankel porta il cognome del suo inventore, con Mazda che decide di adottarlo per la prima volta nel 1964 equipaggiandoci la futuristica Cosmo Sport 110 S, presentata al salone dell’automobile di Tokyo dello stesso anno. In tempi più recenti Mazda lo ha utilizzato sulla sportiva coupé RX-8, in produzione dal 2003 al 2012.
Attualmente il motore rotativo è ancora presente su alcune vetture marchiate Mazda, ma con l’introduzione dell’elettricità nel mondo dei motori il suo ruolo è stato ridimensionato. Viene utilizzato sulla Mazda MX-30 R-EV non per muovere il SUV, bensì per generare l’elettricità necessaria a ricaricarne la batteria. La maggior parte dei motori Mazda continuano a essere prodotti in Giappone presso gli stabilimenti di Hiroshima e Hofu, con una piccola produzione dislocata negli USA, in Cina e Russia.
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