L’idea di fingere di guidare una supercar ha cozzato con il regolamento del Codice della Strada. La scoperta della Finanza ha scioccato chiunque
Una buona norma da rispettare nel mondo in generale è quella di non fingere di vivere sopra le proprie possibilità, cosa che magari la Guardia di Finanza potrebbe notare sottoponendovi ad un bel controllo. E se la vostra supercar invece è finta? Non è detto che non ci siano comunque conseguenze molto gravi alle vostre azioni…
La scoperta fatta dalla Guardia di Finanza vede come protagonista un soggetto che fingeva di guidare una supercar. L’intervento da parte delle forze dell’ordine è stato praticamente telefonato, anche perché vedere mezzi del genere circolare non passa affatto inosservato. Sono diverse le persone che, invece, ci erano cascate, per la gioia dell’ego del proprietario del suddetto veicolo. Le immagini registrate proprio da parte della Guardia di Finanza, e condivise in rete, hanno immediatamente fatto il giro del Paese.
Il filmato, caricato in rete da parte di queste ultime, è un monito per chiunque voglia tentare di emulare questo soggetto, visto che il finale della vicenda è stato di quelli che nessun proprietario di auto vorrebbe mai vivere. I fatti che vi racconteremo nei prossimi paragrafi sono accaduti ad Asti, Piemonte, dove grazie all’«operazione cavallino» è stato sgominato un raggiro che vede implicata una supercar, anche se in realtà non era tale.
Il proprietario di un’auto, un giovane 26enne piemontese, forse non sapeva a cosa poteva andare incontro con il gesto che ha effettuato. Eppure, ha trasgredito gravemente le normative presenti sul Codice della Strada e ha costretto la Guardia di Finanza a intervenire nell’immediato.
In particolare, ha trasformato la sua Toyota MR Coupé in una Ferrari F430, ma ciò non si può assolutamente fare. Eppure, poteva sembrare molto simile all’auto prodotta dall’azienda del Cavallino Rampante, invece montava solamente il suo logo in più parti della carrozzeria, con tanto di aggiunta di quello della Pininfarina.
Sul video che è stato caricato in rete da parte della Guardia di Finanza del comando provinciale di Asti si può ben vedere l’attimo in cui il mezzo è stato sequestrato. Questo tipo di attività svolta da parte delle forze dell’ordine è atta a tutelare il Made in Italy. Nessuno può contraffare un modello di auto a suo piacimento, come non si può fare neanche in altri settori, dato che i brand sono tutelati da parte delle normative vigenti riguardo il plagio, anche se effettuato da privati. Una dura lezione che sarà costata forse una denuncia a questa persona.
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