Sono moltissimi i motori che hanno reso grandi varie case automobilistiche, ma il binomio in questo caso è unico nel suo genere.
Per quanto un’automobile possa essere affascinante da un punto di vista estetico e mostrare tutte le proprie qualità con sviluppi tecnologici al suo interno, non vi è dubbio alcuno sul fatto che ciò che rende grande un’auto sia il suo motore. Questo aspetto ha fatto sì che una serie di case automobilistiche riuscisse di fatto a unirsi in modo indelebile a un motore in particolare.
Tutti quanti sanno perfettamente che la Ferrari è sempre stata una delle più importanti aziende nella produzione del motore V12 e questo è sempre stato un pallino del mitico Enzo. La potenza e la voglia di far sentire al mondo intero il rombo del motore del Cavallino Rampante è uno di quei marchi di fabbrica che non si può di certo cancellare.
Ci sono però tanti motori, spesso considerati anche rivoluzionari, che hanno permesso ad alcune case automobilistiche di entrare nella storia. Una di queste per esempio è la Mazda, con la casa nipponica che è stata l’unica a dare realmente fiducia a uno dei motori più innovativi di sempre e che allo stesso tempo ha diviso come pochi altri l’opinione pubblica.
Nonostante le varie discussioni sul motore Wankel, la Mazda non solo gli ha dato sempre grande fiducia, ma al tempo stesso ha saputo costruire un totale di ben due milioni di esemplari. Numeri che sono partiti dal 1967, anno in cui il Wankel fu montato sulla Mazda Cosmo Sport e da quel momento in poi è diventato un marchio di fabbrica. Pensare che il vero esordio del propulsore con la NSU RO80 fu un vero disastro, ma ne parleremo in futuro.
Motore Wankel e Mazda: un legame indissolubile
Sono passati ormai diversi anni dall’ultima produzione di un’auto Mazda con motore Wankel. La memoria deve tornare al 2012, anno in cui si decise di porre fine alla fabbricazione di una nota e amata vettura sportiva come la RX-8. A parlare in modo entusiasta di questo motore è stato il CEO Senior di Mazda, ovvero Takeshi Mukai, con questi che ha spiegato come l’azienda non abbandonerà di fatto mai il Wankel.
Si tratta di un motore che ha diviso sempre l’opinione dei vari produttori, perché presenta vantaggi e svantaggi evidenti. Da un lato chi lo ha sempre apprezzato non potrà non mettere l’attenzione sul fatto che presenta un numero di parti in movimento minori rispetto ai classici motori e dunque vi sarà un rumore minore e le vibrazioni sono estremamente ridotte. Tutto questo parlando di un motore in cui sono le parti rotanti ad azionare l’auto, anziché due o più cilindri in movimento standard.
A sua volta il Wankel presenta anche un grande e straordinario apporto all’ambiente, con una sensibile riduzione della carica inquinante e a parità di cilindrata, un motore del genere garantisce una maggiore potenza. Chi invece non ha mai apprezzato questo motore potrà controbattere spiegando come non gli elementi del rotore abbiano una tenuta minore e soprattutto ci sarà un eccessivo consumo del carburante.
Da un punto di vista pratica questo moto presenta un rotore a tre lobi con questo che ruota attorno all’albero motore. In questo modo permette di creare tre camere che compiono un totale di 3 cicli Otto a quattro tempi e il movimento avviene in modo sequenziale per tre volte in occasione di tutti i giri. Un motore divisivo, ma che ha fatto grande la Mazda e che difficilmente verrà abbandonato presto dal brand giapponese.