Ci sono delle storie incredibili che riguardano alcune auto. Una di queste è finita in fondo al mare e non è più stata trovata.
Sono ormai decine di migliaia le automobili che hanno visto la luce nel corso della storia, ma sarebbero ancora di più se quelle che inizialmente dovevano essere solo dei concept fossero diventate delle vere auto. Questo però ha permesso di poter far sì che il mito e il mistero attorno a queste quattro ruote aumentasse e crescesse nel tempo.
Sembra incredibile pensare che ci siano delle automobili in grado di poter viaggiare anche in acqua, ma ormai la tecnologia ha fatto passi da giganti. Sono chiamate “auto anfibie” e una delle aziende più importante che si sta mettendo in evidenza per la produzione di questi mezzi è la ditta NauticExpo.
Di certo in passato non si aveva però l’idea di poter dare così vita a dei mezzi innovativi come mai prima si era visto. Soprattutto il trasporto e il passaggio delle automobili da una nazione all’altra erano molto spesso complicati e comportavano così dei lunghi viaggi. La nave era in assoluto uno dei mezzi più utilizzati, ma non sembra andava tutto per il verso giusto.
Il disastro del Titanic è un qualcosa noto a tutti, anche grazie al noto film con Leonardo DiCaprio, ma non è di certo l’unico disastro nautico. Uno di questi infatti ha comportato in modo davvero incredibile la fine della produzione di un concept che forse avrebbe anche potuto avere in seguito maggiore fortuna.
Chrysler Norseman: il clamoroso naufragio
Una dele auto più attese negli anni ’50 era la Chrysler Norseman, una vettura sportiva e molto appariscente che avrebbe dovuto migliorare ancora di più la gamma delle auto americane. Si trattava di un decappottabile con una lunghezza di ben 578 cm, una larghezza di 200 cm e un’altezza di 145 cm.
C’era anche molta Italia nella produzione di questa eccezionale automobile. L’assemblaggio dunque fu della Carrozzeria Ghia & Gariglio di Torino. L’auto in questione era un vero gioiellino anche da un punto di vista motoristico, visto come al suo interno presentasse un V8 da 5400 di cilindrata che dava così modo al mezzo di erogare fino a un massimo di ben 235 cavalli.
Pur essendo nata nel 1956, la vettura doveva spopolare nel mercato americano, per questo motivo fu montato un cambio automatico PowerFlite. Il 17 luglio di quell’anno era dunque giunto il momento di mandare l’auto negli USA, dopo un lunghissimo periodo di lavorazione che era durato ben 15 mesi.
Il problema è che la Andrea Doria, la nave con la quale si era imbarcata l’auto da Genova con direzione New York, non arrivò mai a destinazione. Il motivo è che avvenne in modo involontario lo scontro con a nave svedese Stockholm nei pressi dell’isola di Nantucket, con l’impatto che comportò il naufragio e la morte di ben 52 persone. Ad affondare con la nave fu anche la Chrysler Norseman che dunque rimase per sempre un concept, dato che a quel punto si decise di non proseguire con la produzione, causata probabilmente da un po’ di scaramanzia. Chissà cosa sarebbe successo senza quel tragico incidente.