Cosa succede se ci si è dimenticati di rinnovare la patente? Alcune dritte per poter tornare subito a guidare.
Non accade spesso, ma può capitare di accorgersi di avere la patente scaduta. Un bel problema, visto che si tratta di un documento imprescindibile se si vuole utilizzare l’auto. Andare nel panico però non serve a niente, bastano alcuni accorgimenti per poter tornare in regola e guidare anche nel periodo di attesa del documento definitivo. Cosa fare lo vedremo di seguito.
Se ci si è svegliati tardi e si è arrivati alla scadenza della licenza di guida senza rendersene conto, si può godere di un’ancora di salvezza rappresentata dalla Commissione Medica Locale. Se non si riesce ad effettuare la visita di idoneità prima della data stabilita, si può fare richiesta di un certificato provvisorio. Questo ha scadenza in corrispondenza della data del controllo.
Patente scaduta, come muoversi per non finire nei guai
Il permesso momentaneo è una recente introduzione, infatti è stato inserito nel Codice della Strada successivamente all’approvazione del decreto legge numero 76 del 2020 e delle modifiche contenute nel decreto 68/2022, poi diventato la legge 108/2022.
Nello specifico si legge sul testo che il “titolare della patente che si sottopone agli accertamenti per la verifica della persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica richiesti per il rinnovo, può, per una sola volta godere di un permesso provvisorio fino all’esito finale della procedura“.
Non possono invece beneficiare di questa possibilità coloro che devono sottoporsi agli accertamenti dopo il ritiro della licenza per guida sotto effetto di alcol e droghe.
E’ bene ricordare che il documento può essere domandato solamente dopo aver prenotato la visita alla Commissione.
Non sempre la domanda può essere accolta. Oltre al caso che abbiamo appena esposto circa l’assunzione di sostanze, non si può ottenere nel frangente in cui la patente sia stata sottoposta a revisione per problematiche legate alla salute, come possono essere una patologia incompatibile con la guida, o un precedente stato di coma superiore ai due giorni, se le forze dell’ordine ne hanno definito la sospensione o la revoca, o ancora se vi siano altre circostanze ostative.
Chi sa di non appartenere a questi gruppi di persone, può procedere con la richiesta. Questa può essere fatta rivolgendosi direttamente alla Commissione, piuttosto che in autoscuola, o in un’agenzia di pratiche auto. Altrimenti ci si può sempre recare in Motorizzazione.
La documentazione necessaria per avviare la procedura è composta dalla prenotazione della visita medica se ci si sta riferendo ad un’agenzia o all’autoscuola e la ricevuta dei 16 euro per i bolli pagati attraverso il sistema PagoPA selezionando la tariffa N019.
Da tenere a mente che se vi sono dei provvedimenti ostativi non si può in alcun modo ottenere il permesso. Al contrario se è in corso la revisione della licenza, si può chiedere alla Motorizzazione il via libera.
Qualora si venisse fermati ad un posto di blocco, bisognerà sempre mostrare la vecchia patente, la conferma di prenotazione della visita e il certificato provvisorio. Come anticipato il periodo di validità è limitato e termina in corrispondenza del controllo sanitario.