Multe in prescrizione, si devono pagare? Ecco come stanno le cose

Ricevere una multa è sempre fastidioso, ma la buona notizia è che in alcuni frangenti si è dispensati dal pagamento. Ecco quando.

Un po’ tutti gli automobilisti hanno sperimentato l’amara sensazione del ricevere una sanzione.  Le modalità in cui ciò avviene sono principalmente due: si può trovare il foglietto sul parabrezza che avvisa che si riceverà a breve un verbale al proprio domicilio, oppure viene inviata direttamente la busta verde senza alcuna informativa precedente.  In entrambi i casi è una bella scocciatura, soprattutto se la somma che si deve sborsare è elevata. Genericamente se ci si affretta a saldare, ovvero entro cinque giorni dall’avvenuta notifica, si gode di uno sconto del 30%.

Prescrizione multa, tempistiche da rispettare
Prescrizione multa, quando si può ottenere -Quattromania.it

Una sorta di incentivo al pagamento da parte dei Comuni, visto che spesso si tende a ritardare il pagamento il più possibile se non addirittura in alcuni casi a “dimenticarlo” convenientemente. Questo non è comunque l’unico aiuto a chi possiede un veicolo e ha commesso un’infrazione. In alcuni frangenti l’intero importo può essere cancellato.

Multe in prescrizione, quando e perché si può non pagare

Di norma quando si infrange il Codice della Strada per violazioni come l’eccesso di velocità o il divieto di sosta, c’è un termine di pagamento, oltre il quale il “reato” cade in prescrizione, ma bisogna stare attenti, perché non è facile come può sembrare farla franca.

La scadenza della sanzione è fissata a cinque anni o sessanta mesi, ma non a partire dalla prima notifica, bensì dall’ultima. In pratica se dopo due anni viene recapitato un sollecito, il calcolo del lustro si azzererà a partirà di nuovo.

Per alcune infrazioni, come l’eccesso di velocità registrato dal Tutor o dall’Autovelox, le tempistiche sono molto più serrate e dopo novanta giorni si può già tirare un sospiro di sollievo. Specialmente adesso che le poste italiane funzionano a  singhiozzo può succedere che anche documenti importanti non vengano recapitati nelle tempistiche dovute.

Fatte queste considerazioni, va sottolineato che non è necessario aspettare dodici mesi o più per domandare l’annullamento della sanzione.  Basta farsi il calcolo dei giorni trascorsi dalla violazione e presentarsi davanti al Giudice di Pace. Se si sa di essere nel giusto, fare ricorso è sempre lecito.

multa prescrizione
Multa, adesso puoi chiedere la prescrizione (Quattromania)

Come detto prima, se un tempo passava l’ausiliario, a piedi, ad infilare sotto il tergicristallo il verbale compilato con la specifica della violazione compiuta, adesso invece, è sempre più diffuso il metodo della comunicazione a distanza. Addetti del Comune si spostano su una macchina e via telematica si accertano che i veicoli presenti abbiano ad esempio pagato la sosta. In caso contrario lasceranno un foglio con indicazioni vaghe sulla multa che poi si riceverà a casa. Solitamente quando si tratta di parcheggio, la deadline è sempre fissata a tre mesi.

Vediamo adesso come si fa appello. Per prima cosa è cruciale rispettare le tempistiche. Non si può infatti andare oltre i 60 giorni dalla ricezione della notifica se ci si riferisce al Prefetto e i 30 se ci si rivolge al Giudice di Pace. Occorre poi fornire tutti i dati della multa e spiegare le ragioni della richiesta di cancellazione. Se la sanzione è già stata pagata non si può più fare nulla, anche se in rari casi si può ottenere il rimborso di parte dell’importo.

Per finire se il veicolo è noleggiato, l’azienda ha tempo 60 giorni per fornire alle forze dell’ordine le informazioni relative al conducente. Da quel momento scattano i 90 giorni per l’invio della notifica all’interessato.

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