La F1 è la competizione più amata nel mondo dei motori, ma non tutti hanno ancora ben chiaro il sistema di punteggio delle gare.
In questi anni la F1 è profondamente cambiata sotto vari aspetti, con le monoposto che si sono evolute anche per dare sempre di più maggiore attenzione alla sicurezza. La più importante competizione motoristica del mondo del 2023 ha vissuto un anno di assoluto dominio da parte di quel fenomeno leggendario che si chiama Max Verstappen.
Nessuno ha potuto in alcun modo mettersi in mezzo tra l’olandese e la conquista del suo terzo titolo mondiale, un traguardo che gli dà modo così di ergersi ancora di più tra le leggende della F1. Indubbiamente il campionissimo della Red Bull sta ottenendo un margine incredibile rispetto al secondo in classifica, il compagno di squadra Sergio Perez. Tutto ciò dipende anche dal punteggio.
In passato infatti vi era molta meno differenza tra il primo e gli altri, anche se erano molti meno coloro che andavano a punti. Inizialmente era addirittura solo i primi cinque che ottenevano punti e questo durò per tutti gli anni ’50. Vi erano otto punti per il primo, sei per il secondo, quattro per il terzo, tre per il quarto e due per il quinto, mantenendo sempre il punto extra per il giro veloce.
Il sistema più longevo fu quello che iniziò nel 1960 e durò fino al 1990. Allora il trionfo valeva 9 punti, il secondo posto 6, il terzo 4 e così a scalare fino alla sesta posizione. Fino al 2002 cambiò di poco, premiando maggiormente il vincitore che passava così a 10 punti, ma nel 2003 si allargò il numero di coloro che potevano entrare in zona punti. Si passò ai primi otto, con il vincitore che non fu mai così penalizzato, dato che i suoi punti rimasero 10. Al secondo ne andarono 8 e al terzo 6, andando a scalare fino all’ottavo. Nel 2010 ci fu l’ultimo cambiamento, quello che vige ancora oggi.
Regolamento F1: ecco come si assegnano i punti
Nel 2010 il sistema di punteggio delle gare cambiò radicalmente ampliando e non di poco i punteggi. Il vincitore infatti avrebbe avuto modo di conquistare ben 25 punti, contro i soli 18 del secondo e i 15 del terzo. I tre punti di margine ci sono anche tra il podio e chi ne rimane subito fuori, con il quarto che porta a casa 12 punti andando via via a scalare di due punti fino al nono piazzato che ottiene due punti. Al decimo infine va segnato un solo punto, ma ci sono anche diversi aggiustamenti.
Per prima cosa è tornato in vigore dopo tanti anni il punto addizionale che ottiene chi effettua il giro veloce. Per poterlo assegnare vi è però l’obbligo che sia ottenuto da chi si trova già in zona punti. Inoltre dal 2021 è nata la Sprint Race al sabato, solo per alcune gare dell’anno. Al momento porta un totale di 8 punti per il vincitore e si va via via a scalare fino all’ottava posizione. Proprio in una di queste prove quest’anno è giunto il successo di Max Verstappen, diventando il primo di sempre a vincere matematicamente il Mondiale in una gara corta.