Tesla la conosciamo bene, essendo un’azienda in grado di sviluppare veicoli incredibili. Ma sapete che ha costruito una Smart? Questa storia la conoscono in pochi.
Tesla è una delle aziende più importanti al mondo. Dal punto di vista elettrico, è assolutamente il leader del settore all’interno dell’automotive. Questo pur essendo un marchio che possiamo considerare giovane, considerando che sono passati appena vent’anni dalla sua effettiva nascita.
Eppure, in così poco tempo, il brand capitanato dal suo CEO Elon Musk è riuscito nella strepitosa impresa di scalare posizioni su posizioni nel mercato automobilistico mondiale.
Adesso arriva il difficile, ovvero riuscire a rimanere in alto senza affrontare cadute a dir poco rovinose. Vedremo come Tesla se la caverà in futuro, soprattutto a partire dalla transizione elettrica del 2035. Nel frattempo, oggi parleremo di una storia incredibile e che riguarda proprio la società americana in primissima linea. Scopriamo di cosa si tratta.
Lo scorso settembre è uscita la biografia di Elon Musk, che ha rivelato anche qualche aneddoto davvero affascinante sul suo passato da imprenditore e su Tesla. Come quello della Smart elettrica creata per salvare Tesla. Avete capito bene. Il tutto accadde nel 2008, quando Tesla era veramente ad un passo dalla bancarotta.
Elon Musk aveva appena fatto i salti mortali per far risorgere SpaceX. L’azienda automobilistica non aveva molti investitori sui quali contare; e così, nel momento più difficile, Elon Musk decise di andare direttamente a Stoccarda per incontrare i vertici di Daimler; quest’ultimi volevano vedere se Tesla potesse riuscire a costruire una Smart elettrica.
Daimler avrebbe voluto commercializzarla in Europa. Se il progetto avesse funzionato, la compagnia tedesca avrebbe investito in Tesla. E così Elon Musk incaricò l’allora socio J.B. Straubel di creare in fretta e furia una Smart Elettrica da mostrare ai tedeschi. La Smart non veniva commercializzata negli Stati Uniti, e così un dipendente Tesla andò fino in Messico per recuperarne una a benzina e portare la stessa in California. Una volta arrivati negli stabilimenti, i tecnici di Musk infilarono nella piccola vettura il motore e il pacco batterie di una Roadster, unico modello creato dal brand di vetture elettriche fino a quel momento.
Nel gennaio 2009, gli incaricati Daimler andarono da Elon Musk, che li invitò a fare un giro sulla Smart elettrica che i suoi dipendenti avevano creato in pochissime settima. Il Gruppo tedesco, scettico fin dalla partenza, rimase a bocca aperta per la ‘missione compiuta’ da Musk e colleghi. L’auto accelerava da 0 a 100 in meno di 4 secondi. Grazie a quel test drive, Daimler si convinse ad acquistare 50 milioni di dollari di azioni Tesla. Se ciò non fosse avvenuto, però, per Tesla sarebbe stata veramente l’ultima pagina di una storia fin troppo breve. Per fortuna andò tutto liscio come l’olio, e oggi la società statunitense è assolutamente al top dell’automobilismo globale.
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