Gli ottimi riscontri ottenuti sul mercato negli ultimi anni hanno portato Stellantis ad un approccio aggressivo. Svelato il programma.
Mentre non calano le preoccupazioni dei lavoratori impiegati negli stabilimenti italiani dopo le voci di un possibile taglio nell’ordine delle 2mila unità, a seguito dell’aumento dei costi per l’inflazione e gli investimenti per la tecnologia a zero emissioni, il momento d’oro di Stellantis non si arresta.
Il primo semestre del 2023 si è concluso con un segno positivo, addirittura un +12% nei ricavi, per un totale di 98 miliardi di euro e un utile netto pari a 10,9 miliardi. Un grande successo dovuto anche alle numerose offerte nel campo dell’elettrico, che hanno conquistato le fette di mercato dove questa tecnologia è più diffusa.
Non sorprende dunque che ad inizio autunno l’alta dirigenza del colosso euro-americano abbia reso noto un programma che vedrà più di un’uscita importante. Quale? Lo scoprirete nel prosieguo dell’articolo. Possiamo comunque anticipate che anche un marchio italiano sarà sul mercato con un nuovo prodotto.
Il Gruppo che vede Carlos Tavares nelle vesti di amministratore delegato ha cominciato a tracciare una linea di quelli che saranno i piani dei mesi a venire di alcune realtà, come lo stabilimento di Melfi. Nel corso di un incontro con i sindacalisti, il responsabile ha cercato di calmare le acque, minimizzando le ipotesi di licenziamento per molti dei dipendenti, ma al contrario sottolineando come si continuerà a produrre in maniera massiccia, sebbene non più veicoli con motore endotermico.
Il dirigente portoghese ha infatti parlato di cinque nuove automobili, tutte rigorosamente elettriche. Emerge dunque chiaramente lo scetticismo verso l’ipotetico via libera da parte della UE degli standard Euro 7, da subito ritenuti solamente una perdita di tempo e un’ulteriore spesa dalla holding presieduta da John Elkann.
Tutti i nuovi mezzi si baseranno sulla piattaforma STLA Medium e vedrà coinvolti Opel, Jeep, DS Automobiles e la nostra Lancia. Il brand francese sarà il primo a proporre la sua novità all’inizio del 2024.
Essendo la data abbastanza vicina, possiamo fornire qualche informazione. Come spiegato dall’ad Beatrice Foucher, l’auto sarà di volumi poco più generosi rispetto a quelli della DS4. Bisognerà attendere il 2025 per assistere al rilascio della futura Jeep Compass e di un’altra DS che, in questo caso, sarà ispirata al prototipo Aero Sport Lounge.
Il 2026 sarà l’anno del Tricolore. Proprio nei reparti della cittadina della Basilicata vedranno la luce la Opel Manta e la Lancia Gamma. La prima sarà un SUV coupé, complessivamente in discontinuità con la versione conosciuta, e la seconda invece, rappresenterà la nuova ammiragli della casa torinese. Interessante il fatto che si sia scelto un formato ingombrante, nell’ordine dei 4,7 metri di lunghezza, e uno stile non incasellabile in un segmento.
Se ci saranno delle new entry, non mancheranno gli addii. Cesserà infatti di essere realizzata la FIAT 500X e progressivamente verranno spente le linee per la Renegade. Mentre la vecchia Compass non verrà subito eliminata, ma affronterà un processo di momentanea trasformazione in ibrido prima del debutto della variante full electric.
Nel frangente dell’incontro di cui sopra, il 65enne ha assicurato che anche l’indotto continuerà a lavorare come prima.
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