Anche i grandi campioni della F1 subiscono dei licenziamenti inattesi e dopo anni non sembrano aver del tutto digerito la faccenda.
La generazione della F1 di questi ultimi anni è davvero composta da una serie di grandissimi piloti. Dopo un lungo periodo di dominio della generazione della metà degli anni ’80, ora è tempo di chi è nato a fine anni ’90 e primi Duemila farla da padrone, con i piloti nati tra il 1987 e il 1997 che non hanno mai vinto un Mondiale.
Non sono mancati di certo i piloti talentuosi in questa lista, molti di essi erano delle grandi speranze che una volta approdati in grandi realtà non hanno saputo mantenere le aspettative. Inoltre il dominio prima di Lewis Hamilton e ora di Max Verstappen non ha di certo aiutato questi piloti a vincere come avrebbero sperato.
La F1 comunque non è fatta solo di campioni capaci di vincere, ma anche di ragazzi di grande classe che sanno emozionare come pochi altri. Uno di quelli che ha fatto molto parlare di sé in questi anni è stato sicuramente l’australiano Daniel Ricciardo, un ragazzo che era stato in grado di staccare Sebastian Vettel in Red Bull quando il tedesco era un quattro volte consecutivamente campione del mondo.
Per questo motivo vi erano grosse aspettative sui suoi confronti ed ecco come mai molti appassionati vedevano in lui un pilota di primo livello. Doveva essere un anno di riposo quello del 2023, ma Ricciardo è tornato in Alpha Tauri prendendo il posto a Nyck De Vries, prima di lasciarlo a Sam Lawson solo per un infortunio. L’australiano però farà parte della Scuderia italiana anche nel 2024 e di recente si è tolto qualche sassolino.
Dopo il primo addio alla Red Bull nel 2018, quando aveva capito che la Scuderia avrebbe puntato su Max Verstappen, ecco che l’australiano ha iniziato a cercare nuovi lidi in Scuderia di centro classifica. Prima è passato alla Renault e poi ha vissuto un periodo molto strano alla McLaren.
Non si può dire che sia stato positivo, ma Daniel ha saputo riportare il sorriso nel 2021 alla casa inglese, con un favoloso successo in quel di Monza e il primo posto mancava dal 2012 per la McLaren. Nonostante questo i rapporti sono stati davvero molto tesi e infatti di recente ne ha parlato al New York Times, spiegando come la sua esperienza sia stata davvero un disastro.
“Il licenziamento da parte della McLaren è stato un duro colpo per me. Non me lo sarei mai aspettato, anche perché non è mai bello concludere un rapporto in questa maniera. Mi sono reso conto a quel punto che dovevo allontanarmi per un po’ per ritrovare l’amore verso la F1. Quel licenziamento ha rovinato la mia reputazione”. In questi termini dunque ha parlato Daniel Ricciardo, un pilota che ha sempre portato sorriso e buon umore in pista.
Ricciardo merita sicuramente un sedile in F1, con la Red Bull che ha potuto goderselo come collaudatore prima e ora, quando tornerà, come guida dell’Alpha Tauri. La sua reputazione è ancora stabilmente positiva.
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