Alcune auto sono entrate nella storia non proprio per la loro bellezza, ma così facendo sono comunque diventate indimenticabili.
Molto spesso si dice che non è importante come, ma ciò che realmente conta è che se ne parli. Ci sono delle automobili che sicuramente non sono state in grado di farsi apprezzare prettamente per le loro forme e le loro prestazioni, ma nonostante questo hanno avuto il modo di poter diventare tra le più note al mondo per il loro stile spesso criticato.
Non vuole di certo essere una critica nei confronti di aziende lungimiranti, come quelle che hanno prodotte queste automobili, anzi si tratta di una nota di merito il fatto di aver prodotto certe auto. Una delle cose più difficili è quella di provare in qualche modo a rivoluzionare il mercato, non solo da un punto di vista motoristico, ma anche semplicemente estetico. Ecco allora come mai queste automobili sono state in grado di entrare nel cuore degli appassionati.
Dalla FIAT alla Renault: quante auto “horror”
Naturalmente molto spesso chi non riesce a dare vita a un nuovo stile apprezzabile dal grande pubblico di automobili, sono quelle aziende che molto spesso lavorano in ambito delle utilitarie. FIAT e Renault sono tra i colossi più amati in Italia e in Francia, peccato però che certe automobili non sono state in grado di farsi apprezzare come sperato.
FIAT Multipla
Di sicuro si tratta dell’automobile meno sorprendente all’interno di questa lista. La FIAT Multipla per tutto il tempo della propria presenza sul mercato è stata molto spesso protagonista di varie scenette comiche in Italia, con tantissimi attori che spesso la prendevano in prestito per le loro battute.
La Multipla è un’auto che è nata per la prima volta nel 1998, anno in cui nacque la prima versione con una lunghezza di 399 cm, una larghezza di 187 cm e un’altezza di 167 cm. Ciò che la rendeva immediatamente visibile era il fatto che questa monovolume avesse un tettuccio infinito e poi si squadrasse nel posteriore e dava quasi una forma di becco di papera nella parte anteriore. Aveva anche un buon motore, dato che si trattava di un 4 cilindri da 1600 di cilindrata con erogazione da 103 cavalli. Nonostante una seconda edizione fu tolta dal mercato nel 2010.
Renault Avantime
Anche in casa Renault tante volte si è provato a dare vita a una serie di modelli rivoluzionari e uno di quelli che fece maggiormente parlare di sé fu la Avantime. Questo modello era una monovolume prodotta per la prima volta nel 2001 e dopo due anni aveva venduto solamente 8557 esemplari, portandola così all’allontanamento dal mercato.
Le dimensioni di questa vettura erano di 464 cm di lunghezza, una larghezza di 183 cm e un’altezza di 163 cm. Il motore basilare non era per niente male, dato che era un 4 cilindri da 2000 di cilindrata con l’erogazione di 165 cavalli. Vi era anche la versione a 6 cilindri da 3000 di cilindrata con 207 cavalli, ma le caratteristiche non erano per nulla da auto sportiva.
SsangYong Rodius
Ora si chiama KG, ma in passato queste automobili erano note con il nome di SsangYong e tra i modelli che hanno fatto maggiormente discutere non si può certo dimenticare la Rodius. Siamo sempre nell’ambito delle monovolume, con le dimensioni che parlano di un’auto da 512 cm di lunghezza, una larghezza da 191 cm e un’altezza da 182 cm.
Anche in questo caso notiamo una pesante squadratura nella parte posteriore, con la presenza di un doppio mini finestrino posteriore per poter vedere meglio alle proprie spalle. Si trattava di un’auto che poteva contenere fino a 9 persone e ne furono prodotte due generazioni. Nel 2008 fu “Il Sole 24 Ore” a inserirla nella classifica delle più brutte auto al mondo.
Chrysler PT Cruiser
Anche gli Stati Uniti hanno il modello che merita l’ingresso in questa poco edificante classifica e la decisione è caduta sulla Chrysler PT Cruiser. Questa volta viriamo invece su una berlina, prodotta anche in versione cabrio, con le dimensioni che la mostrano come un’auto da 429 cm di lunghezza, una larghezza da 170 cm e un’altezza da 160 cm.
Il modello basilare di questa auto presentava un motore da 1600 di cilindrata con la possibilità di erogare un massimo di 116 cavalli. Vi era anche una versione molto prestazionale che montava un 2400 di cilindrata turbo con ben 223 cavalli, ma non ebbe molto successo. Rimase sul mercato comunque per 10 anni, tra il 2000 e il 2010.