Pecco Bagnaia deve rispondere alle critiche che gli piovono da tutte le parti e ora anche un ex pilota se la prende con lui.
Fino a Barcellona tutto stava andando nel miglior modo possibile per Pecco Bagnaia e la sua Ducati che erano ormai prossimi a conquistare il Mondiale. Erano oltre 60 i punti che separavano il campione del mondo in carica da Jorge Martin, secondo in classifica e a bordo della Pramac, una Scuderia satellite della Ducati.
L’incidente che ha subito in terra catalana non è un qualcosa che capita tutti i giorni e il fatto che Brad Binder gli sia involontariamente finito sulle gambe ha segnato fortemente il ragazzo piemontese. Incredibilmente Pecco non ha riportato danni, tanto è vero che già la settimana seguente era in pista per il GP di Misano.
Ufficialmente dunque il pilota della Ducati non ha mai perso nessuna gara per infortunio, ma in realtà il contraccolpo psicologico è stato più che evidente. Bagnaia infatti ha corso a Misano da grande campione qual è, ma rispetto alle altre Ducati di Martin e Bezzecchi si vedeva che non riusciva ad avere lo stesso passo.
Il tentativo di rimonta in India è terminato con una rovinosa caduta e in Giappone i danni sono stati limitati dall’arrivo della pioggia, visto che alle sue spalle la Honda di Marc Marquez stava velocemente recuperando. Ora il Mondiale è comunque più aperto che mai, con Bagnaia che è ancora in testa alla classifica ma con soli tre punti di margine sullo spagnolo della Pramac. La situazione per Pecco si è complicata in maniera incredibile e c’è chi non le ha mandate di certo a dire.
La carriera di Michael Laverty non è forse stata tra quelle più dominanti nella storia, con i suoi anni in MotoGP che avvennero solo nel 2013 e nel 2014 quando corse con la PBM. Pochi punti ottenuti, prima di un’ultima gara l’anno seguente con la Aprilia. A TNT Sports il pilota ha però spiegato come dal suo punto di vista la situazione di Bagnaia e della Ducati sia quasi paradossale.
“Martin è un pilota brillante e stiamo vedendo di lui uno stile e una classe che prima gli mancava. Quello che penso è che una Pramac non dovrebbe vincere il Mondiale, ma dovrebbe lottare solo la Ducati ufficiale. Se dovessimo puntare dei soldi al momento li piazzerei su Martin, visto che si trova in una forma straordinaria”. Laverty dunque lancia la bomba e in qualche modo si rifà alle parole dette in passato dallo stesso Bagnaia.
Pecco infatti era sempre stato un sostenitore del fatto che le Scuderie ufficiali dovrebbero avere uno sviluppo maggiore rispetto ai Team satellite. In Spagna ovviamente si sta facendo un grande tifo nei confronti di Martin, ma non sono mancate le insinuazioni legate a possibili “biscotti” per far vincere Bagnaia. La Ducati trionferà sicuramente, ma comunque andrà a finire per la Pramac e lo spagnolo sarà un anno trionfale e di grande livello.
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