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Formula Uno, i dati sono spaventosi: ecco le auto più lente della griglia

Secondo gli analisti, gli ultimi dati provenienti dalla Formula Uno sono spaventosi: alcune vetture sono estremamente lente.

La Formula Uno è la principale categoria dell’automobilismo sportivo, in particolar modo per le vetture monoposto scoperte da corsa. Infatti, il sogno più grande di qualsiasi pilota è partecipare nel famoso campionato mondiale di Formula Uno. Ma qual è la storia di questa competizione? Il primo campionato si svolse nel lontano 1948, anche se in realtà tutto nacque nel 1946 con il nome Formula A.

Le vetture più lente della competizione (foto ansa) – quattromani.it

Dal 1950 invece cominciò a diventare una categoria mondiale, infatti molte gare iniziarono a svolgersi in vari paesi della Terra. Tuttavia, gli esseri umani hanno sempre avuto una grande passione per le gare fin dall’antica Roma. Pertanto, le prime corse fatte con veicoli a motore risalgono alla fine dell’800, mentre i primi Gran Premi nacquero nel 1906.

Le auto più lente della griglia

Quest’anno in Formula Uno è possibile ammirare una vettura quasi perfetta, cioè quella costruita dalla Red Bull, e un’altra che sta lottando per non arrivare ultima. Una delle auto più deludenti del 2023 è senza dubbio l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda, il quale grazie ad un punto guadagnato durante l’ultimo Gran Premio ha raggiunto in classifica la Williams, che si trova al nono posto. Secondo gli esperti, l’auto della scuderia italiana AlphaTauri non può essere considerata la più lenta in assoluto, poiché nelle qualifiche ha comunque battagliato con la William e l’Alfa Romeo. Tuttavia, in base ai dati è risultata un pò più lenta rispetto alla concorrenza nelle prime tre gare.

Auto AlphaTauri (foto ansa) – quattromani.it

Ciò che preoccupa maggiormente la scuderia di Faenza sono i risultati in gara, in particolar modo le prestazioni durante i giri. Infatti, l’AlphaTauri va particolarmente male in frenata, va spesso in sottosterzo ed è addirittura lenta sul rettilineo. Inoltre, il team ha ammesso di non essere stato in grado di raggiungere gli obiettivi durante lo sviluppo dell’auto, anche se in questo momento stanno facendo di tutto per colmare le lacune. Chiaramente, uno degli obiettivi più importanti non raggiunti è quello sull’aerodinamica, in modo particolare sui flussi d’aria che si generano quando la vettura viaggia a basse velocità.

Pertanto, l’errata aerodinamica concepita per i flussi d’ingresso a velocità basse genera una continua instabilità. La scuderia ha inoltre dichiarato di lavorare continuamente per risolvere questo problema, poiché è uno dei più gravi. Ad ogni modo, la causa dell’instabilità sembra essere dovuta al calo del carico posteriore, il quale si presenta quando la vetture viaggia a basse velocità

Fabio Meneghella

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