Si trema in Europa per alcune novità giunte dalla Cina e ora le indagini mettono in evidenza la necessità di cambiare.
Per tanti anni si è cercato in tutti i modi di far sì che l’Europa potesse essere una delle principali potenze a livello mondiale. Uno degli aspetti cardine dell’industria del Vecchio Continente è sicuramente sempre stata legata all’automobilismo, con una serie di marchi di altissimo livello, ma ora la Cina fa paura.
Ciò che sicuramente sta rivoluzionando il mercato delle quattro ruote è legato alla presenza e al lancio sul mercato di una serie di vetture che montano un motore elettrico. L’intento deve essere quello di limitare quanto più possibile le emissioni di CO2 nell’aria da parte delle automobili e questi cambiamenti vanno in questa direzione.
La Cina da questo punto di vista è quella che sta sicuramente giovando dei maggiori benefici, perché il colosso asiatico ha dimostrato di possedere nei propri confini le materie prime ideali per poter produrre questi veicoli. Sono molti coloro che stanno puntando il dito sulla Cina per il modo considerato illecito di produrre le proprie vetture.
Su tutti si è scagliato Donald Trump, con l’ex Presidente degli Stati Uniti che nel corso delle proteste a Detroit da parte dei metalmeccanici ha fatto capire come il mercato elettrico comporterà un sensibile miglioramento solo per l’economia cinese. Ecco allora come anche l’Europa sta iniziando a fare i propri conti e cercare di capire quale può essere il modo perfetto per poter rimanere ancora competitiva e al vertice.
A parlare in modo chiaro e netto è stata Ursula Von der Leyen. Il Presidente della Commissione dell’Unione Europea ha spiegato, come riporta hdmotori.it, che la situazione che si sta vivendo al momento con la Cina non è equa. Per quanto il libero mercato debba essere sempre tutelato, in questo caso non si è nelle condizioni di “giocare” ad armi pari.
“Le case automobilistiche stanno investendo molto sulle innovazioni legate all’elettrico, ma nel mondo ci sono tantissime auto cinesi a basso costo. Come Unione Europea stiamo facendo partire delle indagini per chiarire che non ci siano delle sovvenzioni da parte del Governo cinese verso le aziende. Questa sarebbe una concorrenza sleale“. Ursula Von der Leyen dunque accoglie le richieste di diversi Premier, Macron su tutti, di indagare per quanto riguarda la reale produzione di auto elettriche.
Alle aziende cinesi si contesta di ricevere delle sovvenzioni da parte dello Stato e dunque in questo modo si ha la possibilità di abbassare quanto più possibile i costi. Si tratta di una manovra assolutamente illecita e che va solo a penalizzare fortemente il mercato europeo. Von der Leyen ha anche aggiunto che l’Europa non ha paura delle nuove aziende cinesi, anzi ben venga la concorrenza, ma deve essere equa. Per il momento sono solo indagini, ma se dovessero essere confermate potrebbero anche dare il via al blocco delle importazioni delle vetture cinesi in Europa.
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