Sono innumerevoli le infrazioni che vengono commesse ogni anno, tra queste ce n’è una che è forse la più “sporca” di tutte: di cosa si tratta.
Il 2023 è un anno di svolta per quanto riguarda il Codice della Strada e le regole che riguardano principalmente la sicurezza di automobilisti e pedoni. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha infatti proposto una serie di regole restrittive riguardo quelli che sono i comportamenti che causano statisticamente più incidenti.
Presentata dal vicepremier come una stretta nei confronti di chi fa uso di alcol e stupefacenti (per chi viene beccato alla guida sotto effetto di sostanze è prevista una revoca della patente per tre anni), ma è una stretta in assoluto sui comportamenti che causano incidenti stradali e dunque sull’utilizzo del cellulare e sul mancato rispetto delle norme.
Attualmente il disegno di legge è ancora al vaglio delle camere, ma sembra che tra i parlamentari non ci siano obiezioni particolari e dunque le novità saranno presto approvate, probabilmente arricchite di ulteriori dettagli e misure a corredo di quelle principali già illustrate in questi mesi.
Le norme di comportamento hanno una duplice funzione: la prima è quella di educare le persone al rispetto delle regole, ma anche della città e degli altri utenti della strada, la seconda è quella di punire chiunque dovesse commettere infrazioni. Questa seconda funzione può essere assolta solo se le forze dell’ordine vengono impiegate a controllare e farle rispettare.
Sarebbe davvero bello vivere in una società in cui le tutte le persone siano in grado di rispettare le norme di convivenza civile senza che vengano costrette, ma così non è e il lavoro delle forze dell’ordine è indispensabile per evitare problemi. Lo dimostrano i dati condivisi da Sergio Gambino, assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale di Genova, riguardo i controlli effettuati dalla Polizia Locale e Stradale nello scorso finesettimana.
Il presidio stradale ha portato alla scoperta di veicoli sprovvisti di revisione (94 in totale), per le quali sono state effettuate 33 sanzioni. Altre sanzioni sono state applicate per inosservanza di regole e obblighi, mancato rispetto dei limiti di velocità e guida in stato di ebrezza. Sono state sospese 9 patenti e decurtati un cumulo di 834 punti.
Gli agenti hanno anche sanzionato un’attività per disturbo della quiete pubblica, fermato tre persone per detenzione e consumo di sostanze alcoliche, sei per ubriachezza molesta e altre dieci per aver espletato pubblicamente le proprie funzioni fisiologiche, l’infrazione più “sporca” tra quelle rilevate.
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