Il pagamento del Telepass era un optional per lui, che ha provato ad eluderlo per ben 170 volte. Poi però alla fine la multa è stata da record
Un automobilista che pensava di fare il furbo si accodava alle altre macchine, vicino vicino, pur di non dover fermarsi a pagare il proprio pedaggio. Un trucco che diversi hanno provato ma difficilmente riuscendoci.
Come è ovvio quando ci si mette in viaggio in autostrada i costi da tenere presenti sono sostanzialmente due: la benzina e il pedaggio. Quest’ultimo può essere pagato o attraverso la singola tratta che si compie (come avviene in Italia) o tramite un abbonamento a scadenza temporale (vignetta) da esporre sul cruscotto. Qualsiasi sia la modalità l’unica cosa certa è che in tutti i Paesi europei lo spostamento su gomma non è gratuito.
Qualche furbetto, per cercare di evitare la spesa, prova ad accodarsi alle auto davanti mentre sfilano sotto la corsia del Telepass. Rimanendo piuttosto vicini a chi li precede riescono ad eludere l’abbassamento della sbarra, passando in modo indolore. Certo alla fine i dolori arrivano nel momento in cui si viene scoperti e bisogna pagare con gli interessi. Pensate quindi che cosa è successo ad un giovane automobilista svizzero che per ben 172 volte è passato senza pagare il pedaggio autostradale.
Autostrade, non paga il pedaggio per 172 volte: sfruttava la corsia del Telepass in scia alle altre auto
Stiamo parlando di un 22enne che transitando sulle corsie Telepass dell’Autostrada dei Laghi, con una manovra piuttosto pericolosa, ha eluso tutti i caselli. Per lui l’accusa è di truffa aggravata.
A condurre l’inchiesta è stata la Procura di Como, dopo che gli agenti della Polizia Stradale di Busto Arsizio hanno raccolto la segnalazione proveniente da Autostrade per l’Italia. Un dipendente, infatti, lo scorso aprile ha notato questa macchina con targa svizzera uscire alla barriera di Grandate, nel Comasco, in coda ad un’altra vettura. Stiamo parlando del tratto autostradale dell’A9, che da Lainate procede fino al confine svizzero.
Il 22enne residente a Lugano, come riportato da Il Giorno, ha messo in atto questo “trucchetto” oltre 170 volte tra il 18 aprile 2022 e il 15 febbraio 2023.
Facendo un rapido calcolo, Autostrade ha definito in 1.600 euro la cifra da dover versare, a cui si aggiunge l’accusa di truffa aggravata, commessa ai danni di un ente pubblico. Insomma adesso arrivano i guai.