Il caro carburanti è un problema che coinvolge tantissimi italiani ormai da mesi, ma che per ora non è stato ancora risolto. A breve, però la situazione potrebbe cambiare.
Dover fare rifornimento alla propria auto è inevitabile, anzi ci sono persone che sono costrette a macinare ogni giorno decine di chilometri e non possono quindi che fare a meno di farlo più volte nel corso di una settimana. Questo inevitabilmente influisce pesantemente sul bilancio di ogni famiglia, a maggior ragione ora che i costi previsti continuano a essere elevatissimi, molto spesso superiori ai 2 euro al litro (in autostrada si sale ancora di più).
Pensare di tagliare su questa voce di spesa non è ovviamente possibile, visto che per molti l’utilizzo della macchina è indispensabile. Alcuni hanno provato a rimediare a questa situazione puntando su distributori diversi rispetto a quello abituale se ne individuavano uno con costi più bassi. È però quanto mai necessario trovare soluzioni più tangibili ai rincari, visto che il quadro non cambia praticamente da mesi.
Caro Carburanti: la situazione sta per cambiare?
Il problema del caro carburanti affligge il nostro Paese ormai da più di un anno, ma era stato parzialmente attenuato durante il governo Draghi, che aveva introdotto il taglio delle accise, provvedimento che consentiva di risparmiare circa 30 centesimi al litro in fase di rifornimento. Da gennaio però con l’avvento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi questo è stato annullato, anche se si pensava potesse essere una decisione solo temporanea in attesa di un provvedimento sostitutivo, cosa che però non è mai avvenuta.
Ora forse l’auspicio di diversi italiani potrebbe finalmente diventare realtà e sostenere le tante famiglie che sono ormai allo stremo a causa degli aumenti che hanno riguardato praticamente tutti i settori.
Si fa strada infatti la possibilità di un nuovo taglio delle accise, ma in una maniera diversa rispetto al passato, attraverso l’introduzione della cosiddetta “accisa mobile“. In cosa consiste? La riduzione dei costi sarà modulata a seconda dell’evoluzione della situazione: se i costi dei carburanti dovessero superare una determinata soglia, i maggiori incassi dello Stato sull’Iva sarebbero utilizzati per abbattere le accise. A giovarne sarebbero tutti gli utenti, ma inevitabilmente in modo maggiore chi si sposta maggiormente con la propria auto.
Le altre soluzioni allo studio
Almeno per ora non è stata presa una decisione definitiva da parte del governo su come abbattere il caro carburanti, ma sembra da escludere un provvedimento strutturale che preveda il taglio delle accise, come accaduto in passato. Al momento i conti dello Stato non lo permetterebbero, soprattutto perché siamo sempre più vicini all’approvazione della nuova manovra.
Una piccola anticipazione a riguardo è stata data dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha annunciato di voler presentare un provvedimento ad hoc per le fasce meno abbienti della popolazione, pur senza entrare nel dettaglio.
In alternativa, potrebbe essere valutata la possibilità di introdurre una “social card” ad hoc simile all’iniziativa ‘Dedicata a te’ per gli acquisti alimentari. Questo porterebbe a stilare una serie di requisiti che permetterebbero di riceverla, senza la necessità di presentare una specifica domanda. Non resta che attendere per capire quale sarà la strada intrapresa.