A volte le cose migliori nascono da un tradimento. Questa supercar all’epoca poteva umiliare le Ferrari e le Lamborghini ma per qualche ragione, oggi è stata quasi relegata al dimenticatoio.
L’Italia è la patria delle utilitarie e delle supercar. Due ambiti in cui noi eccelliamo da secoli, potete chiedere a chi volete o magari a Fiat e Ferrari che sono ancora due dei brand più famosi in questo campo. Negli anni abbiamo costruito tante di quelle auto di lusso che alcune sono state perfino dimenticate, nella foga di cercare sempre il modello nuovo.
Nel corso degli anni, non sono pochi i casi di impiegati della scuderia Ferrari che lasciarono il loro posto di lavoro in seguito ad una lite. In particolare nel 1961, dopo una discussione sulle politiche interne dell’azienda con Enzo Ferrari, il cui carattere spigoloso è ben noto alle cronache, un ingegnere di nome Giotto Bizzarrini seguito dai suoi collaboratori si licenziò dal brand.
In seguito a questa lite si formò una vera e propria scissione con Bizzarrini che prese subito una decisione: avrebbe creato una supercar per rivaleggiare con il suo vecchio datore di lavoro usando tutte le conoscenze a sua disposizione e l’abilità dei suoi ingegneri. Bizzarrini si mise al lavoro e nel giro di pochi mesi, arrivò la sua prima automobile indipendente, uno smacco per Ferrari stessa!
La cosa particolare della ATS 2500 GT della Automobili Turismo Sport, casa fondata su due piedi nel 1961, è che si tratta della prima supercar a motore centrale di quegli anni, battendo sul tempo un’altra sportiva nata per contrastare il marchio modenese, ossia la ben più nota Lamborghini Miura! L’arrivo della 2500 GT fu sicuramente uno shock per Ferrari che se la trovò davanti al Salone di Ginevra del 1963…
La vettura beneficiava della linea “a goccia” della prestigiosa e celebre Carrozzeria Alemanno ed il suo motore, grazie alla posizione centrale, era bello vistoso per l’epoca: parliamo di un V8 da oltre 200 cavalli capace di spingere la supercar alla velocità di 257 chilometri orari al massimo. L’auto vantava anche freni a disco, sospensioni indipendenti e soprattutto una leggera carrozzeria in alluminio.
Perché non si parla di quest’auto oggi? Presto detto, la Automobili Turismo Sport finì per sperperare tutti i suoi fondi per entrare in Formula Uno, fallendo quando erano state prodotte appena 12 2500 GT, ad oggi rarissime. Dopo il fiasco Bizzarrini comunque non si arrese e fondò un’azienda con il suo nome che rimase operativa dal 1964 al 1969 anche se questa, chiaramente, è un’altra storia.
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