Arriva la svolta per ridurre i consumi delle auto: si tratta di una strategia che potrebbe rivelarsi molto preziosa per diverse persone
Gli effetti dell’eccessivo consumo delle auto sono sotto gli occhi di tutti. Si valuta la strategia da adottare per trovare un compromesso: ecco un trucco geniale che potrebbe aiutare anche a risparmiare.
L’impatto dell’inquinamento sull’ambiente è evidente. Ogni giorno l’uomo fa i conti con i danni causati all’ecosistema: piogge abbondanti, temperature altissime, siccità sono solamente alcune delle conseguenze. Per fronteggiare il cambiamento climatico, il mondo della politica è chiamato a prendere seri provvedimenti.
Questo cambiamento potrebbe avere però importanti risvolti anche per il portafoglio dei cittadini: gli alti consumi infatti non danneggiano solo l’ecosistema, ma anche le nostre finanze.
A tal proposito, una svolta interessante potrebbe arrivare da Roma. Nella capitale, come da tradizione, a novembre ci saranno cambiamenti per quanto concerne la circolazione dei mezzi. I divieti invernali, che dovrebbero durare fino al 31 marzo 2024, impongono lo stop delle auto a diesel Euro 4 dalle 7:30 alle 20:30, dei veicoli commerciali N1, N2 e N3 a diesel Euro 4 dalle 7:30 alle 10:30 e poi dalle 16:30 alle 20:30.
Inoltre, sarà interdetta la circolazione anche dei ciclomotori e dei motoveicoli diesel Euro 3. La stessa sorte toccherà anche alle autovetture e veicoli a diesel Euro 5 l’anno prossimo. Tuttavia, già quest’anno una decisione potrebbe modificare i divieti.
L’Agenzia Regionale per l’Ambiente è stata chiara: Roma deve ridurre le emissioni nell’atmosfera. Tuttavia, sono molti quelli che posseggono ancora auto e veicoli commerciali diesel Euro 4. Dunque, potrebbe essere raggiunto un compromesso al fine di non complicare la vita dei possessori di questa tipologia di veicoli. Stando a quanto rivelato da Il Messaggero e dall’ANSA, nella Fascia Verde di Roma potrebbe esserci un cambiamento importante.
Nella Capitale si starebbe infatti valutando di rinunciare a riscaldamenti per due settimane in modo da permettere alle auto diesel Euro 4 di circolare. Difatti, i riscaldamenti di case ed uffici sono responsabili del 53% delle emissioni totali della città. Molto spesso vengono accesi più per abitudine e comodità che non per una reale necessità, con un impatto importante sulle nostre finanze e sull’ambiente.
Questa misura comporterebbe il rinvio di una settimana dell’accessione e predisporrebbe lo spegnimento con una settimana di anticipo, con un funzionamento massimo fissato a 10 ore. Inoltre, bisognerebbe abbassare di due gradi la temperatura delle caldaie portandola a 19 gradi. Un utilizzo più che sufficiente da mantenersi al caldo ma allo stesso tempo non sprecare inutilmente risorse.
A tal proposito, lo scorso anno i caloriferi sono stati accesi il 21 novembre nella Capitale. Tuttavia, ad oggi non è stata ancora presa nessuna misura. Non ci sono, infatti, ancora certezze sull’arrivo del freddo a Roma e dunque sulla necessità di accendere i termosifoni per affrontare le temperature. Occorrerà dunque pazientare per scoprire quando ciò accadrà quest’anno.
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