In casa Red Bull sembrano sempre più sicuri: il pericolo per l’intera Formula 1 è palese, vedremo nelle prossime settimane se è così.
Se c’è un team a cui l’Arabia Saudita ha dato certezze incontrastate, quello è la Red Bull. Certo, anche Aston Martin ha capito di poter fare sul serio e sicuramente la Mercedes ha ora compreso di potersela giocare lì davanti, con una partenza diversa da quella della scorsa stagione, ma i Tori Rossi hanno già compreso che le loro carte nel mazzo, sono migliori di quelle degli altri team. Se immaginassimo un Mondiale giocato tra due piloti della stessa scuderia, probabilmente indovineremmo cosa succederà nei prossimi mesi.
Effettivamente, in casa Red Bull non possono pensarla diversamente, in due Gare sono arrivate due doppiette e semplicemente a posti invertiti. Sergio Perez vince e si avvicina in classifica a Max Verstappen che aveva fatto l’inverso in Bahrein. Dietro, il vuoto. In pratica, se le cose continuassero a continuare così, per Horner non ci sarebbe altro che salvaguardare il rapporto tra i due piloti (che non è ottimo) e farli giocare fino alla fine. A meno che qualcuno, vedi anche la Ferrari, non si dia una svegliata. Tutto questo, starebbe diventando pericoloso. Vediamo come.
Lo diventerebbe per il movimento stesso, perché se per altre due o tre settimane le cose non dovessero cambiare, diventerebbe anzitempo un campionato a senso unico, quello del 2023. Certo, stando a quanto visto anche in Qualifica, per adesso le cose sembrerebbero andare solo verso quel senso. Proprio Chrisian Horner, a Sky Sports UK, non ha fatto altro che confermare quelle che per ora, sono le paure dei fan: “Checo ha fatto la sua gara migliore, gestendo il ritmo, la ripartenza e i ragazzi dietro che andavano a tutta, poi pensavamo di avere un problema con Max, abbiamo controllato i dati e loro hanno ripreso a spingere fortissimo”, ha spiegato l’ex pilota.
“Il team, tutto il merito va a loro, ha costruito una macchina incredibile. Quello che abbiamo visto oggi è stato fantastico, con due piloti che si spingevano l’un l’altro. Max che partiva dal 15° posto in griglia a metà gara era già secondo. – Ha continuato Horner – Oggi non sappiamo se ci fosse un problema all’albero di trasmissione. Ha sentito un rumore, lo ha riferito e si è subito pensato al guasto di ieri”. La macchina, quella RB19, sembra praticamente di un’altra generazione. Troppo avanti rispetto alle altre monoposto in pista e così, pure con buone prestazioni, c’è poco da fare.
Al momento, per concludere con le parole del Team Manager inglese, quella della forza di Checo Perez che potrebbe mettere in difficoltà lo stesso Verstappen, non sembra una preoccupazione: “Abbiamo un’ottima macchina e due ottimi piloti, ne abbiamo parlato nel briefing di oggi: ‘siete liberi di correre, ma fate che sia una sfida pulita’. Sono entrambi competitivi”. Alla fine, sembra capire che l’importante è che vinca una Red Bull. Sarebbe il terzo anno di fila.
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