I tifosi della Ferrari sono senza parole: nessuno se l’aspettava, la Rossa finisce sotto accusa, a Maranello ora si deve correre ai ripari
Il Gran Premio di Arabia Saudita si è chiuso proprio come quello del Bahrain: una doppietta Red Bull, anche se stavolta l’ordine dei piloti si è invertito. Ha vinto Sergio Perez, partito dalla pole e dominatore assoluto della gara, mentre Verstappen – partito in 15ma posizione per un problema alla monoposto in qualifica – ha chiuso al secondo posto.
Solo le briciole agli avversari, come accaduto anche a Sakhir e come, probabilmente, accadrà in tutta la stagione. Il podio è stato completato da Fernando Alonso, terzo proprio come due settimane fa, con i valori di forza confermati. Aston Martin, al momento, è la monoposto più vicina alla Red Bull, la prima delle vetture “umane”, a 20 secondi dal messicano.
In quarta e quinta posizione le due Mercedes, con Russell davanti ad Hamilton seppur le Frecce d’Argento hanno accumulato un notevole ritardo dalla Red Bull. E le Ferrari? Una prova incolore, su una pista che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto favorirle vista la conformazione del circuito. Sesto Carlos Sainz, settimo Charles Leclerc partito dalla 12ma posizione per la penalità scontata in griglia.
Ferrari, l’analisi di Leclerc dopo il GP di Arabia Saudita
Una rimonta, quella del monegasco, realizzata con grande grinta ed affanno, con la Ferrari che ha evidenziato come non abbia il passo della Red Bull ma sia costretta ad inseguire anche Aston Martin e Mercedes. E’ di fatto la quarta forza del campionato al momento e la frustrazione è tanta in Leclerc.
“Il primo stint di gara è stato buono” ha spiegato il monegasco, partito dalla griglia con le gomme soft, “con la gestione della gomma il lavoro è stato buono. Per noi era la principale preoccupazione visto che gli altri piloti avevano iniziano con la mescola media“.
“Se però non sei forte sul passo, con le hard non c’è niente da fare e negli ultimi giri ho pensato a portare la monoposto a casa perché di più non si poteva” ha ammesso. Leclerc, poi, prosegue con l’analisi. “Si deve lavorare, serve impegno per raggiungere la vittoria. Dopo la gara del Bahrain sapevamo del ritardo sull’aspetto del degrado, ma pensavamo che a Jeddah fossimo più vicini sul piano del passo gara“.
Leclerc, però, guarda avanti. “Ora c’è l’Australia e Melbourne, poi tre settimane e speriamo lì di trovare qualcosa. La Red Bull è più veloce in curva e rettilineo, il ritardo rispetto agli altri dobbiamo analizzarlo“.
Sainz, l’ammissione spaventa i tifosi: il pilota l’ha detto davvero
Anche Carlos Sainz ha evidenziato i problemi della Ferrari. “Si nota che siamo un passo indietro e serve migliorare, ho fatto il massimo con le gomme nella seconda porzione di gara. Le due gare, con diversi asfalti, hanno evidenziato come siano necessari sviluppi che arriveranno, ma serve tempo. Al momento è questa la situazione“.
Il pilota spagnolo parla anche della differenza con Aston Martin e Mercedes. “E’ una sorpresa essere la quarta forza del campionato perché pensavamo di poter raggiungere il podio con il passo gara. Invece sia Mercedes che Aston Martin sono state più veloci e serve capire il motivo” ha concluso.