Le automobili più rare al mondo sono italiane. Le riconosci? Veri e propri gioielli automobilistici impossibili da non notare e soprattutto difficilissimi da trovare. Ecco di quali modelli parliamo.
Il mondo dell’automobilismo è bello perché è vario. Rubiamo un detto, giusto per focalizzarci proprio sul mercato delle quattro ruote, vastissimo. Al suo interno troviamo categorie di auto di tutti i tipi, dalle utilitarie alle compatte fino ai SUV e alle supercar. E poi ci sono quelle vetture semplicemente uniche nel loro genere, piene di storia e caratterizzate da linee e meccanica impossibili da ribadire.
Vetture a cui appassionati e collezionisti tengono particolarmente e proprio per questo cercano ogni volta che ne hanno la possibilità di accaparrarsele. ma con alcune è praticamente quasi impossibile, a causa della loro notevole rarità: due di queste, sono italianissime e fra le più rare al mondo.
Differenza tra auto storiche e auto d’epoca
Spesso scambiati per sinonimi, quando non lo sono affatto. Un’auto d’epoca non può circolare in strada e può essere utilizzata solo per partecipare a mostre ed eventi autorizzati o esposta in un museo. Per essere un’auto d’epoca, è necessario che un veicolo venga sottoposto a controlli da parte di un tecnico della motorizzazione civile, che rilascerà al proprietario un certificato.
Viene poi iscritta nei registri di legge e per far sì che partecipi ad un evento è necessaria la richiesta di farsi rilasciare un foglio di via e una targa provvisoria dalla motorizzazione civile. Per quanto riguarda le auto storiche, possono circolare su strada, se hanno i requisiti per farlo. Se questi vengono confermati, viene rilasciata una carta di circolazione con obbligo di revisione ogni due anni.
McLaren, Mercedes e Bugatti, il trio delle meraviglie
Le auto più rare al mondo sono pochissime e peraltro tutte bellissime. E la prima che ce lo fa dire con convinzione è la McLaren F1 LM, versione “stradale” della vettura da Formula Uno. E’ stata creata per omaggiare le cinque auto che hanno completato e vinto la 24 Ore di Le Mans nel 1995. Il produttore inglese ne ha create solo cinque, con l’auto che è per l’appunto considerata fra le più rare in ogni angolo del globo. E’ anche velocissima, con 680 Cv di potenza massima erogati da un motore V12 spettacolare.
Arriviamo adesso alla Bugatti Type 41 Royale, una vettura dallo stile classico prodotta dal 1929 al 1933. Ne sono state sfornate solo sei. Era lunga quasi sei metri, larga quasi due e alta 2. Pesava oltre tre chilogrammi, caratteristiche che forse la rendono la vettura più esagerata della storia dell’automobilismo. Oggi è desiderata tanto quanto ricercata: ovvero tantissimo!
Ma vogliamo parlare, poi, della Mercedes 300 SLR Uhlenhaut Coupé? Ne esistono solo due al mondo, di cui un modello venduto alla spaziale cifra di 135 milioni di euro. Linee innovative e portiere rivoluzionarie per gli anni ’50, senza contare una velocità di punta di ben 290 chilometri orari: un mezzo semplicemente spettacolare.
Lamborghini o Ferrari: perché scegliere?
Tra queste bellezze di rarità assoluta, figurano anche due auto italianissime. La prima è la Lamborghini Veneno. Un’automobile straordinariamente spettacolare e amatissima. Nel momento in cui l’azienda ha festeggiato il suo 50° compleanno, ha deciso di regalarci questa perla infuocata dotata di un acceso motore V12 capace di toccare i 356 km/h.
Fu presentata al Salone di Ginevra del 2013 e attualmente è una delle vetture più costose e desiderate in assoluto. E adesso ci soffermiamo sulla Regina, o una delle poche considerabili tali; la Ferrari 250 GTO. Non la più rara, dato che ne sono state realizzate 36. Ma non poteva mancare proprio lei, auto dal design innovativo e dal motore V12 strappacuori.
E poi, i veri appassionati ricordano estasiati un retroscena da nostalgici puri: Enzo Ferrari la vendeva soltanto a chi finiva nelle sue grazie. Non bastava possedere tantissimi soldi quindi, ma avere un rapporto umano con l’ex numero uno nonché fondatore dell’iconico costruttore di Maranello. Per un’auto venduta anche ad oltre 50 milioni di euro, questo e molto altro sicuramente.