Milioni di automobilisti rischiano veramente grosso a causa delle automobili nuove. O meglio, per colpa della novità che riguarda le automobili nuove di zecca e che vedremo quest’oggi.
L’automotive, come molti altri settori nel mondo, si evolve e si rinnova continuamente. O almeno ci prova. L’obiettivo è chiaramente quello di realizzare automobili più sicure e facili da utilizzare nella quotidianità di qualsiasi automobilista. Facendolo, però, forse si rischia di mettere in pericolo i conducenti di un veicolo a quattro ruote.
A tal proposito, oggi parleremo di un test molto interessante e che riguarda la strumentazione di una vettura. Nelle auto nuove, infatti, praticamente nella maggior parte dei casi è in digitale. Questa evoluzione “minimal” rischia di rappresentare qualcosa di molto pericoloso però: e adesso noi cercheremo di capire perché.
Perché è rischioso guidare le automobili nuove
Soprattutto ultimamente, molti costruttori stanno avendo un approccio molto futuristico con le proprie automobili. Lo vediamo con la strumentazione sempre più touch screen e che vede una drastica riduzione dei comandi fisici. Gran parte delle funzioni quindi sono utilizzabili con un semplice tocco di un dito.
Purtroppo, però, ciò può rendere un guidatore più distratto alla guida perché molte funzioni non possono essere attivate in maniera intuitiva senza distogliere lo sguardo per guardare il display. Inoltre, la ricerca delle funzioni può essere più lunga del previsto, mentre in strada dovremmo cercare di concentrarci solo sul nostro tragitto mentre guidiamo. Un test, a quanto pare, ha messo in evidenza proprio questa problematica.
Il test che preoccupa gli automobilisti
Come dicevamo, un test del magazine svedese Vi Bilagare ha messo in evidenza tale problematica affidandosi a ben undici automobili di svariati marchi diversi. E’ stato misurato il tempo necessario a chi guida per eseguire semplici operazioni come cambiare stazione radio o regolare il climatizzatore a circa 100 chilometri orari.
Le auto protagoniste di questo test sono state la Bmw iX, Dacia Sandero, Hyundai Ioniq 5, Mercedes Benz GLB, MG Marvel R, Nissan Qashqai, Seat leon, Subaru Outback, Tesla Model 3, Volkswagen ID.3, Volvo C40 e V70. Tante auto e anche decisamente diverse fra loro, così da rendere il test più complesso e variabile possibile.
Il risultato nei dati che allarmano non poco
Ma che risultati ha avuto tutto ciò? Di sicuro, non positivo strettamente in termini di sicurezza. Le automobili, per quanto riguarda le operazioni, sono variate da 10 secondi a ben 44. In quest’ultimo caso, l’auto ha percorso oltre un chilometro per eseguire le varie operazioni della prova. Risultati che francamente di dubbi ne lasciano pochissimi.
C’è molto da lavorare in fatto di efficacia per il futuro. Nel giro di un chilometro, può succedere di tutto. Un’automobil può sbandare, oppure possiamo subire un sorpasso. Ci vuole molta concentrazione mentre si guida, e in quasi un minuto non è ammissibile non avere lo sguardo completamente legato a cosa succede in strada e attorno al conducente. Una soluzione seria ed efficace, quindi, andrà per forza di cose trovata.