Scandalo in Formula Uno dove due famose scuderie con piloti di rilievo rischiano una grave sanzione per non aver rispettato le stringenti regole di budget della FIA. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo e a chi.
Gareggiare in uno dei circuiti più importanti del Motorsport mondiale ha dei costi e soprattutto severe regole da seguire, lo sanno bene piloti che si sono beccati multe molto salate per violazioni “minori” quindi figuratevi cosa rischiano queste due famose scuderie in lizza per il titolo. Ad accorgersi della violazione, i contabili della FIA dopo alcuni accertamenti fiscali…
Competere in Formula Uno non è uno scherzo, sappiamo bene quanto costa in media una singola, unica automobile monoposto per correre nel campionato più competitivo di sempre. E ancora non abbiamo nemmeno accennato a stipendi dei piloti, meccanici, manutenzione e tutto il resto.
Per questa ragione, onde evitare scandali come quelli che sono avvenuti in altri sport – ad esempio nel calcio dove diverse società sono finite fuori dalla Serie A per bancarotta – la FIA, federazione responsabile di vigilare sul rispetto delle regole nello sport in questione, ha severe politiche nei confronti di chi non si comporta come si deve, economicamente parlando.
Stando a quanto riportano le testate di tutto il mondo, nell’occhio del ciclone sarebbero finite due famose scuderie di rilievo, ree di non aver seguito alla lettera il regolamento sul budget annuale. In particolare modo, la regola violata sarebbe quella legata al budget cap ossia il tetto di spesa massima che una scuderia può sostenere nel corso di una stagione. Questa norma, vigente da anni in NBA, è stata introdotta nel 2021 anche nella Formula Uno sconvolgendola.
L’obiettivo di questa norma è teoricamente rendere il mondiale più competitivo, evitando il fenomeno per cui un team con più soldi può totalmente surclassare gli altri fino a rendere la stagione una noia mortale oltre che molto squilibrata in pista. Ebbene, le prime due vittime del regolamento sono illustri e rischiano davvero tanto.
Essendo una nuova norma, la FIA dovrà agire con severità per creare un precedente importante che spinga le scuderie a non violare questa regola. Ad aver sforato il budget cap secondo i contabili sarebbero state RedBull, tra l’altro vincitrice del mondiale dell’anno scorso che – secondo quanto riportato da Sky Sport – avrebbe superato di ben 10 milioni il budget massimo e Aston Martin, scuderia che ha speso 5 milioni di troppo senza comunque raccogliere i risultati attesi.
Aston Martin rischia grosso ma paradossalmente, ha meno da perdere non essendo la detentrice di un titolo mondiale. Dal canto suo, RedBull potrebbe addirittura vedersi revocare la vittoria del 2021 se la FIA decidesse di andarci pesante con la sanzione. Ma prima di sputare sentenze, aspettiamo di vedere come si difenderanno le due scuderie e cosa la FIA sceglierà di fare in caso non ci fossero giustificazioni per l’infrazione.
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