Può capitare di vergognarsi nel guidare un’auto. Spesso le auto di cortesia per esempio hanno colori discutibili o sono di un modello che non vi piace proprio. Ma doversi vergognare per il nome di un’auto? Beh, succede…
Tempo fa abbiamo visto dei casi in cui i responsabili del marketing di un’azienda automobilistica dovrebbero semplicemente fare le valige e andare a casa! Ma capita anche che siano errori di traduzione o l’approdo in paesi dove lo slang urbano è molto particolare – e non perdona! – a rendere il nome di un’auto un vero e proprio insulto!
“Vado al bagno!”
C’è voluto un po’ ma a mesi di distanza dall’uscita della prima parte abbiamo raccolto abbastanza materiale per un altro articolo sulle automobili…con i nomi più vergognosi di sempre! Bisogna dire che a rendere volgare il nome di un’auto è spesso la traduzione a cui molte case non pensano. E’ successo alla Isuzu che negli anni novanta introdusse la serie di camion leggeri Light Dump. Fin qui nulla di strano…
…se non fosse ovviamente che in slang americano “to take a dump” è un modo poco educato per dire “Vado a fare la cacca”. Le case giapponesi non si sono rese conto di questo gioco di parole finché Mazda non ha introdotto un secondo mezzo chiamato Titan Dump. Magari sarebbe stato meglio informarsi un po’ sulla lingua prima…
La fissa per i…genitali!
Se questo gioco di parole equivoco può far sorridere, è decisamente più offensivo quello che si è creato – per puro caso – con altri due famosi modelli asiatici, la Hyundai Kona e la Honda Fit. Entrambi questi termini – rispettivamente in portoghese e slang americano – sono molto simili ad epiteti usati per indicare in modo poco educato i genitali femminili. Ouch!
Le due case sono state più lungimiranti ed hanno rapidamente cambiato nome ai modelli sui mercati in questione, chiamando Kauai la prima e Jazz come la vecchia utilitaria venduta anche in Italia la seconda. Pensare che il nome Kona era stato scelto in onore di una località hawaiana…che restando in tema, vi ricorda forse qualcosa?
Mi ricorda Pearl Harbour
Chiudiamo in bellezza con un’altra auto che ha fatto arrabbiare parecchio gli americani. Ma quanto sono suscettibili? Stavolta, non c’entrano ne la popò ne gli epiteti sessisti in slang ma la Seconda Guerra Mondiale! Si perchè la Mitsubishi negli anni novanta lanciò una versione speciale della Lancer per celebrare i recenti successi nel rally.
Sapete come si chiama l’edizione speciale qui sopra? Mitsubishi Lancer Zero Fighter. Venderla in una nazione che nemmeno cinquant’anni prima aveva combattuto contro il Giappone che impiegava un aereo chiamato Mitsubishi Zero – famoso per aver partecipato in massa all’attacco considerato infame di Pearl Harbour ai tempi – non fu una grande mossa di marketing. Tra l’altro, pare che l’allestimento non fosse nemmeno questo granché…di male in peggio!