In un periodo in cui la benzina costa sempre di più, quanti di voi hanno accarezzato l’idea di comprare un’auto elettrica? Ma se preferiste le due ruote e vi capitasse l’opportunità di cambiare motore? Potreste farlo?
In Gran Bretagna come abbiamo già visto è esplosa la mania della riconversione, un processo costoso ma che sul lungo termine consente di risparmiare denaro prezioso al distributore e soprattutto in previsione dello stop alle auto a combustione previsto in Europa per il 2035 anche di portarsi avanti con il lavoro, evitando di dover cambiare auto un domani.
In Italia fino a poco tempo fa la legge era piuttosto ambigua in merito a questo procedimento. E’ legale convertire un veicolo a motore tradizionale in elettrico? Una domanda su cui il Governo Draghi si è interrogato a lungo prima di raggiungere una conclusione che interessa soprattutto i nostri amici centauri.
Infatti a causa della recente introduzione della possibilità di modificare anche una moto affinché sia convertita in elettrico, i giuristi italiani si sono dovuti attrezzare per varare un decreto legge in merito alla possibilità di trasformare la propria fumosa ed inquinante Ducati in una scheggia con motore elettrico alimentata a batteria.
Con una risoluzione varata il 26 luglio di quest’anno, il Governo ha stabilito quanto segue: “Le modifiche possono essere apportate in un’officina autorizzata anche sui ciclomotori”. Tutto ciò è contenuto nel Decreto 141 sulla riqualifica di ciclomotori con motore tradizionale in omologhi elettrici. Ovviamente, ci sono delle regole.
La conversione può avvenire solo ed esclusivamente presso un’officina con l’autorizzazione a procedere data dalla legge, escludendo la possibilità di usare uno dei tanti kit di conversione home-made che esistono soprattutto negli USA e in Inghilterra dove questa pratica è già molto più diffusa, un po’ come si fa con una bici tradizionale per trasformarla in E-Bike a casa.
Ma in sintesi, conviene davvero portare a termine questo procedimento? Il costo medio di una conversione si aggira sui 4.500 Euro circa ma ovviamente dipende da modello, potenza, cilindrata del motore e via dicendo. Il risparmio al distributore potenzialmente supera di gran lunga l’investimento iniziale, a patto che la moto non subisca guasti e che la conversione vada a buon fine senza problemi.
Le moto stanno piano piano diventando a loro volta eco friendly. Marchi come Triumph hanno già pianificato di produrre motociclette alimentate a batteria mentre Suzuki ha sorpreso tutti ritirandosi dal Moto GP proprio per dedicarsi a numerosi progetti che riguardano motociclette elettriche non inquinanti.
Il futuro insomma sembra essere ben delineato. Convertire oggi la propria moto con una spesa modesta potrebbe rivelarsi un investimento per anticipare i tempi e non essere costretti un domani nemmeno troppo lontano a comprare da zero una nuova moto alimentata con motore elettrico.
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